Di Vincenzo Milite

L'ultima prestazione della Salernitana contro il Bologna, unita a quella di Firenze, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

La situazione della squadra, ultima in classifica e in campo senza carattere, disunita ed evanescente, ha sollevato le proteste dei tifosi.

Gli ultras della curva sud Siberiano hanno iniziato una contestazione nei confronti del presidente Iervolino, che nonostante la nave stia imbarcando acqua, è risultato, sinora, completamente assente.

Già durante la partita di domenica un gruppo di tifosi si era recato in tribuna d'onore per chiedere un confronto civile con il Presidente, che non lo ha accettato. Questo ha permesso che la protesta degenerasse al punto che, in vari punti della città, sono apparsi striscioni indirizzati a Iervolino.

Situazione dunque molto calda a Salerno: ora però serve anche compattezza per cercare di salvare quel che c'è ancora da salvare. Sicuramente il Presidente interverrà sia sull'assetto societario che sul mercato, ma bisogna restare calmi altrimenti si rischia di peggiorare una situazione già abbastanza difficile.

La squadra, intanto, non ha usufruito del giorno libero ed è tornata ad allenarsi già da lunedì, da oggi sarà anche in ritiro di 5 giorni in quel di Paestum, dove i calciatori dovranno ritrovare la serenità e soprattutto la grinta per affrontare la difficilissima partita di lunedì 18 dicembre contro l'Atalanta di Giampiero Gasperini.

Momento questo difficile per la Salernitana, ma bisogna restare calmi e confidare nella capacità imprenditoriale di Iervolino, che sicuramente troverà le giuste soluzioni per uscire dalla crisi, anche se dovesse significare rivedere sue precedenti scelte.