«Twitter è stato acquisito da X Corp sia per garantire la libertà di espressione sia per accelerare il processo verso la creazione di X, l'app per tutto. Il nome di Twitter aveva senso quando c'erano solo messaggi di 140 caratteri che andavano avanti e indietro, come il tweet degli uccelli, ma ora puoi pubblicare quasi tutto, comprese diverse ore di video. Nei mesi a venire, aggiungeremo comunicazioni complete e la capacità di condurre il tuo intero mondo finanziario. Il nome di Twitter non ha senso in questo nuovo contesto, quindi dobbiamo dire addio all'uccellino».

È così che Elon Musk ha annunciato la sua intenzione di trasformare la piattaforma in una super app, con inclusi servizi finanziari, simile alla cinese WeChat. Sul proprio account ha postato un'immagine del quartier generale dell'azienda a San Francisco, su cui è proiettata una grande X luminosa. E ha anche pubblicato una fotografia "ironica" in cui un utente si fa scattare una foto davanti alla tomba dell'uccellino azzurro.

«X è lo stato futuro dell'interattività illimitata - incentrata su audio, video, messaggistica, pagamenti/attività bancarie - che crea un mercato globale per idee, beni, servizi e opportunità. Alimentata dall'intelligenza artificiale, X ci collegherà tutti in modi che stiamo appena iniziando a immaginare», ha spiegato la Ceo Linda Yaccarino.

Ma qualcuno ha già espresso i propri dubbi, infatti con il cambio di logo, il miliardario sfida le tradizionali leggi del marketing che vedono nella tutela dei marchi riconoscibili la priorità: «Non ha molto senso sostituire un marchio riconosciuto a livello globale con un simbolo generico», scrive Jason Goldman, ex dipendente di Twitter.