Tu sei qui: TecnologiaIl post "sommesso" e di buon senso di Cristiana Alicata diventato virale
Inserito da (admin), martedì 21 agosto 2018 13:14:21
Con un messaggio pubblicato nel giorno dedicato al lutto nazionale, il 18 agosto scorso, l'ing. Cristiana Alicata ha scosso le basi di quel che resta della sinistra italiana e non solo. Di seguito il post integrale: "Sommessamente. Ho visto l'intera scena del selfie di Salvini ai funerali di Stato. Aveva accanto una ragazza, si è girato e si è trovato nella scena, poi immortalata dall'altro lato, nella foto che gira. Suggerisco ai dirigenti del PD tanto concentrati su questo , di concentrarsi sul fatto che la Genova che era presente ha applaudito l'omelia dell'imam di Ancona (ma noi siamo concentrati su qualche applauso e qualche fischio). Quanto è complessa la realtà, eh. Che se PD ha ricevuto fischi è perché ha governato e viene riconosciuto come potere. Sì anche la Lega governa e ha governato, ma il nostro msg di essere "potere" è passato più forte. Loro sono più bravi ad essere " uno di noi". Domandiamoci questo invece di commentare un istante. Se commentiamo gli istanti: come mai non gira la foto di Salvini che un minuto prima del selfie fa una carezza, dolcissima, ad un donna nera tra le persone a salutare chi arrivava? Una foto che nessuno ha fatto e forse sarebbe stata più forte da raccontare in contrasto alla politica omicida sui migranti di questo governo, in stretta continuità con quella del governo precedente, solo meno elegante. La narrazione deve essere sincera per arrivare al cuore. La sinistra ritrovi la sincerità. Non ne ha più. per questo non è più credibile. Non sono loro a vincere. Siamo noi a perdere." E' la stessa Alicata che, dopo più di 2100 condivisioni, fa chiarezza sulle sue posizioni e ci spiega le motivazioni che l'hanno indotta a pubblicare quello che noi riteniamo una fredda analisi dettata dal buon senso (tipica di chi è dotato di una formazione tecnica e soprattutto di grande senso critico): "Da un paio di giorni, dopo il mio post "sommesso" sul selfie di Salvini (che riporto qui sotto per evitare che dobbiate andarvelo a cercare e vi dividiate di nuovo nel tifo a cui ho, mio malgrado, assistito in questi giorni) mi arrivano 3 tipi di messaggi: 1) messaggi delle persone - credo quelle più simili a me - che vogliono ricostruire la sinistra, che si sentono orfane, senza casa. Che detestano la politica antimigranti di questo governo, ma sanno che non è continuare a passare il tempo contestando la cafonaggine o l'ignoranza dei nuovi governanti che riporterà la sinistra al governo. Piuttosto serve una lettura complessa della realtà e il mio post evidentemente ne ha offerto occasione. essere avversari non significa demonizzare qualsiasi gesto (per quanto espressione di un modo di essere), ma offrire un'alternativa. certo per offrire un'alternativa serve conoscere il Paese. 2) messaggi di persone di sinistra (!?) che sostengono che nel mio post avrei giustificato Salvini (in cosa? ho solo descritto cosa avevo visto in un video) che poiché è un criminale uccide i migranti in Libia quindi sono comparabile ai collaborazionisti (qualcuno ha proprio citato i nazisti), insomma la gente come me è la causa stessa della fine della sinistra, del mondo, ecc. A loro dico: anche io penso che sia criminale rimandare indietro i migranti ((lo ho anche scritto nel post, ma evidentemente la negazione della complessità è troppo facile). Lo scrivo dalla scorsa estate. Lo risolviamo commentando un selfie o cercando di tornare tra la gente a spiegargli che l'immigrazione è un'opportunità? Lo sapete perché la gente ha paura? Perché negli anni in cui abbiamo governato NON abbiamo modificato ad un livello degno del resto d'Europa il sistema di integrazione. E in questa mancanza abbiamo mostrato tutto il nostro elitarismo del cazzo, senza capire che in alcune zone del Paese la convivenza andava in mille pezzi. E i risultati li vediamo nelle urne. Lo dico da tutore di un minore migrante non accompagnato. 3) messaggi di persone di destra, della Lega o del M5S che mi ringraziavano per l'onestà intellettuale. Sperando che siate ancora qui vi dico una cosa: questa è la bacheca di una donna, ingegnere, lesbica, antifascista, liberale statalista (con le sue idee sulla nazionalizzazione di alcuni asset di Stato: reti, scuole, sanità ci tornerò a breve) militante per i diritti delle famiglie omosessuali e della comunità LGBT, manager di una multinazionale e da 3 anni anche al servizio dello Stato nel CDA Anas, la bacheca di una persona che è stata una renziana (e se quella definizione definisce una lista di idee lo sono ancora, forse più di Renzi) perché pensava che quello sarebbe stata la stagione per cambiare il Paese. Malgrado questo non ho lesinato critiche negli anni al PD guidato da Renzi quando il PD fece cadere la giunta Marino e quando l'estate scorsa al grido di "aiutiamoli a casa loro" anche il PD ha ceduto alla presunta pancia del Paese sul tema immigrazione, cominciando la criminalizzazione delle ONG. Per questo ho votato Più Europa e mai, dico mai, potrei votare un partito di destra, il M5S o la Lega. Non vi considero nemici, ma vi considero avversari, non vi combatterò sui vostri difetti fisici, su cosa fate nella vostra vita privata, vi combatterò sempre e solo con la forza delle idee In generale: io penso che dal dopoguerra e fino ad un certo punto, nella ricostruzione, la comunità del Paese abbia trovato una forma comune, persino nella dialettica PCI, DC. Penso che ci sia stato un momento in cui quel senso di comunità si sia dissolto. Penso che sia anche colpa di non avere affrontato la storia del ventennio fascista come si deve, liquidandola come se non fosse successo nulla. Penso che dovremmo fare come fanno alcune tribù africane che si sono massacrate, penso che dovremmo sederci tutti intorno ad una grande quercia e parlarci. I social non funzionano molto bene come quercia, ma abbiamo bisogno di ritrovare un senso comune. Con quello, forse, poi potremo tutti insieme occuparci dei beni comuni, che poi sarebbe dovuto essere il tema della settimana. Però abbiamo tutti parlato di un selfie."
Fonte: Booble
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