Tu sei qui: TecnologiaRecensioni sospette o palesemente false, Tripadvisor rimuove la recensione segnalata da Selvaggia Lucarelli
Inserito da (admin), mercoledì 27 luglio 2016 08:45:30
Selvaggia Lucarelli punta il dito su un argomento spigoloso e controverso e lo fa denunciando la semplicità con cui anonimamente si può screditare una struttura ricettiva sul portale del Gufo: Tripadvisor. Già qualche settimana fa la bella giornalista aveva approcciato il problema dal punto di vista degli albergatori e di coloro che negli alberghi ci lavorano. Questa volta invece 'becca' una recensione alquanto ambigua di un anonimo CICO33 e la condivide integralmente con questo post: "A proposito di Tripadvisor e di quello che l'imbecille di turno è autorizzato a postare, ecco qui una recensione del primo giugno 2016. Il gentile signore (anonimo, che eroe) è in vacanza con la famiglia nel villaggio turistico Lido d'Abruzzo a Roseto degli Abruzzi e poverino, ha intenzione di denunciare la struttura perchè c'erano troppi disabili. E poverini, i figli sono rimasti impressionati. Mica da un padre così, no, da due carrozzine." Tripadvisor ha rimosso questa recensione perché discriminatoria nei confronti degli ospiti meno fortunati ma quello che noi ci chiediamo è come mai la abbia inizialmente approvata e come mai abbia aspettato fino al 26 luglio per rimuoverla. Ricordo personalmente di aver vissuto una splendida esperienza in una struttura ricettiva e dopo averla raccontata al Gufo mi è stato risposto che la mia recensione era falsa. Ora le recensioni vere positive le prendono per false e una recensione, non solo molto negativa, discriminatoria nei confronti di persone diversamente abili, la approvano. Diciamo che il sistema di Tripadvisor questa volta ha preso uno scivolone. Ma è andata veramente così? Esiste veramente CICO33, un ignorante ed insensibile di portata tale da lamentarsi di una struttura ricettiva per aver incrociato sul suo cammino dei bambini diversamente abili? Talmente stupido da credere di poter adire le vile legali per un motivo simile. Chissà cosa direbbe il Giudice leggendo la denuncia? E se ci trovassimo davanti alla trovata di un astuto esperto di marketing emozionale? Una recensione negativa che davanti agli occhi dei più risulti più che positiva. Non possiamo saperlo, di certo l'amplificazione del post della Lucarelli ha portato la stampa nazionale ad occuparsi del caso, ovviamente nella stessa chiave in cui è stata posta dalla giornalista de Il Fatto Quotidiano. A pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina e probabilmente sia la Lucarelli che i giornalisti che hanno rilanciato la notizia avrebbero dovuto indagare in modo più approfondito, fermo restando che non escludiamo che CICO33 possa essere veramente lo scemo di turno che apre la strada a politiche di marketing esperienziale 'inverso'.
Fonte: Booble
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