Tu sei qui: Territorio e Ambiente"In Nome del Figlio" a Cava tra violenza, soprusi e attimi di struggente tenerezza
Inserito da (Redazione), mercoledì 21 novembre 2018 20:31:57
di Patrizia Reso
In Nome del Figlio, atto unico di Clara Santacroce, è andato in scena domenica e lunedì, rispettivamente il 18 e il 19 novembre scorsi, presso l'Auditorium De Filippis dell' I.I.S. Della Corte - Vanvitelli.
Con un'interpretazione magistrale delle attrici, come filo conduttore l'inafferrabile rapporto madre-figlio, nelle varie sfumature e sfaccettature che la vita ci propone, attraverso un quotidiano sempre più intriso di violenza, sfruttamento e ineguaglianza, anche di genere. Non a caso l'autrice ha reso, con quest'opera, un omaggio al 25 Novembre, Giornata Internazionale contro la violenza di genere.
Il succedersi cadenzato dei monologhi è saggiamente interrotto da interventi corali, atti a rappresentare la partecipazione, la com-passione, la solidarietà femminile, ma anche la malvagità del pregiudizio spicciolo, che circondano la solitudine della donna.
Coinvolgente la coreografia curata da Renata Fusco che, alternata al gioco di luci e ombre caratteristico del Teatro Tempra, rendono scene immaginarie stimolando la mente e gli animi di chi vi assiste.
Sul palco si avvicendano egregiamente scene di violenza e di soprusi, ma anche attimi di struggente tenerezza, come solo un rapporto madre-figlio può generare.
Non mancano le scelte coraggiose e difficili, che parlano di quel coraggio e di quella forza inaspettate, che una madre riesce a trovare per superare le difficoltà che possono ledere il proprio figlio.
Sapiente la scelta delle parole che legano testi dalle firme autorevoli, da Gibran Khalil a Erri De Luca, da Oriana Fallaci a Jacopone da Todi. Parole che acquistano spessore e valore grazie anche all'interpretazione delle attrici, di cui ricordiamo i nomi: Giuliana Carbone, anche assistente alla regia, Brunella Piucci, Luciana Polacco, Lella Zarrella, Antonietta Calabrese, Maria Carla Ciancio, Manuela Pannullo, Carolina Avagliano, Danila Budetta, Martina Cicco.
Fonte: Il Portico
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