Tu sei qui: Territorio e AmbienteL'Olivo Bianco Calabrese in Italia: un tesoro da preservare
Inserito da (Admin), mercoledì 13 settembre 2023 18:04:06
In un'epoca in cui il progresso sembra oscurare le antiche tradizioni, una notizia positiva emerge dalla Calabria. L'Olivo della Madonna, noto anche come Olea europaea leucocarpa, una volta essenziale per alimentare le lampade delle chiese, rischiava di scomparire. Fortunatamente, grazie agli sforzi dell'archeologa Anna Rotella e del team dell'Archeoclub D'Italia, il patrimonio culturale e biologico d'Italia è stato risparmiato.
Anna Rotella, vicepresidente dell'Archeoclub D'Italia sede di Vibo Valentia, ha condotto ricerche meticolose che hanno portato alla scoperta di alcuni esemplari dell'Olivo della Madonna in Calabria. "Mi sono messa sulle sue tracce e l'ho trovato in Calabria. Dopo mesi di studi, ricerche e di lavoro sono riuscita a trovarne un esemplare" ha dichiarato con emozione. Con la visione di preservare e promuovere questa pianta, Anna e il suo team hanno avviato una campagna di piantumazione massiccia in Calabria. Il progetto non solo proteggerà questa pianta preziosa dall'estinzione, ma coinvolgerà anche detenuti nelle carceri in un programma di innesto.
L'Italia, come ha sottolineato la Rotella, detiene una ricchezza incredibile in termini di biodiversità. Con oltre 7000 specie vegetali edibili, supera ogni altra nazione. La preservazione dell'Olivo della Madonna non è solo un omaggio al passato, ma anche un passo fondamentale per proteggere l'unicità della biodiversità italiana.
Tuttavia, l'importanza dell'Olivo della Madonna non si limita alla sua utilità pratica di un tempo. La sua bellezza risiede nel processo di maturazione dei suoi frutti. L'olio ottenuto dalle bianche drupe della Leucocarpa ha il pregio particolare di bruciare generando pochissimo fumo, motivo per cui è diventato il combustibile ideale per le lampade nei luoghi di culto.
Il 16 settembre, in un evento significativo, l'Olivo della Madonna verrà piantato in Sicilia, in un'area duramente colpita dagli incendi di luglio. "Le fiamme arrivarono quasi a sfiorare il Santuario di Gibilmanna che rimase indenne" ha ricordato Fortunata Flora Rizzo, Presidente dell'Archeoclub D'Italia sede di Cefalù. Questa piantumazione rappresenta non solo un tributo alla resilienza della natura, ma anche un segnale di speranza per il futuro.
Il ritorno dell'Olivo della Madonna sottolinea l'importanza di proteggere e valorizzare il ricco patrimonio culturale e biologico dell'Italia. Mentre l'Italia si muove verso il futuro, non dimentica le sue radici e i tesori del passato.
Fonte: Booble
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