Un ‘operazione condotta dalla polizia di Stato di Latina ha scoperto un’organizzazione criminale (con a capo Antonio Piattella ed il figlio Riccardo) che da più di un anno utilizzava: abusivamente una cava di pozzolana abbandonata come discarica di rifiuti pericolosi. Per questo motivo, riporta La Stampa, sono finite in manette 22 persone con le accuse di traffico illecito e sversamento di rifiuti tossici. Tra gli indagati figurano molti imprenditori delle province circostanti che operano nel settore del recupero e dello smaltimento dei rifiuti. Oltre agli arresti la polizia ha eseguito sequestri di varie società, quote, fabbricati di vario utilizzo e terreni, per un valore di parecchi milioni di euro. Il procuratore aggiunto di Roma Michele Prestipino è intervenuto di persona spiegando i dettagli della faccenda in conferenza stampa: "le indagini hanno evidenziato non soltanto il traffico di rifiuti ma anche forme di reinvestimento in attività economiche con i proventi derivanti da questa attività delittuosa". Ha poi concluso dicendo: "Per quanto riguarda i danni causati dalla discarica saranno i tecnici a valutarne la gravità".