Tu sei qui: Territorio e AmbienteRomeo e Giulietta, emozioni in scena a Cava de' Tirreni
Inserito da (Redazione), giovedì 22 giugno 2017 12:34:20
di Angela Vitaliano
Imponente nella parte del principe di Verona, Alfredo Santoriello apre il musical "Romeo & Giulietta", messo in scena dalla compagnia Emotion on Stage, che per due sere, il 10 e l'11 giugno scorso, ha rallegrato quest'inizio di estate nel meraviglioso chiostro di Sam Filippo Neri presso la Basilica di Santa Maria dell'Olmo di Cava de' Tirreni. Un crescendo di emozioni dato dalle musiche elaborate da Michelangelo Maio, per poi proseguire nelle coreografie di Carla Leone, le scenografie di Lorena Raia nonchè nei costumi di Anna Avella, Anna Ragone, Paolo Vitale.
Il nome di questa associazione: Emotion On Stage, è un'esortazione a "non stare fermi", nel duplice significato di creare "moto interiore" (emozione) e "movimento" (dall'inglese "motion" che vuol dire "gesto, azione, movimento") sulla scena. E questo hanno fatto Francesco Capuano e Luisa Della Rocca (Romeo e Giulietta), Luana Milone e Luca Bellopede (Lady e Conte Montecchi), Serena Rispoli e Gerardo Russo (Lady e Conte Capuleti), Martina Nunziante (Nutrice), Francesco Pio De Rosa (Mercuzio), Luca Mannara (Benvolio), Marino Granata (Tebaldo), Marco Abate (Paride), il già citato Alfredo Santoriello (Il Principe), Gerardo Siani (Frate Lorenzo), Leonardo Sorrentino (Frate Gini), Giulia Impero (Serva Capuleti I), Chiara Carotenuto ( Serva Capuleti II), nonchè Giusy Della Rocca, Stefania Della Rocca, Gabriella Germani, Elena Manzo, Francesca Parlato (Cittadini di Verona).
La storia dei due giovani sfortunati innamorati, conosciuta da tutti, ha avuto uno svolgimento affascinante, snello e veloce, che alla fine è stato giustamente omaggiato da una lunga standing ovation elargita dal pubblico a questi giovani ma valenti interpreti.
L'amore cambia il mondo e la scena finale è stata possente: la vanità svanisce e restano solo padri e madri che piangono i figli e con loro tutta la bella gioventù di Verona morta per motivi stupidi. E se non è troppo, a chi scrive piace mettere a confronto questa tragedia con i tempi di oggi. Sì, oggi viviamo per le cose futili, per la stupidità, per la visibilità. E quando accadono tragedie che ci toccano da vicino, crolliamo e capiamo, troppo tardi, i veri valori della vita. Osservazioni personali che magari non trovano riscontro in chi legge ma che non intaccano per niente la validità dello spettacolo a cui abbiamo assistito.
Pubblico euforico. Alcuni spettatori di Montoro hanno espresso il loro entusiasmo per aver partecipato ad una serata oserei dire magica.
Una Carla Russo, regista dello spettacolo, fortemente emozionata ha ringraziato il pubblico, i suoi collaboratori e soprattutto don Giuseppe Ragamulto, parroco della Basilica che li ha ospitati.
Bravi ancora ragazzi. Cava ha una bella gioventù che fortunatamente apprezza e cura ancora la cultura. Perchè teatro è cultura. E vedere tanti ragazzi che coltivano questa passione rallegra l'anima di chi giovane non è più. Si spera che chi può fare qualche cosa, tenga conto di queste realtà esistenti oltre al fatto che il pubblico cavese ,che un tempo seguiva molto le varie manifestazioni che si tenevano a Cava e di cui ancora si può essere orgogliosi, sostenga tutte le iniziative di tuttii giovani che lavorano e ci mettono la faccia. Il teatro unisce non divide.
Fonte: Il Portico
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