Tu sei qui: Attualità6 giugno 2019, sapore d’estate. Terminato (finalmente) il lungo castigo dell’inverno
Inserito da (redazionelda), giovedì 6 giugno 2019 09:18:59
di Miriam Bella
Ah, il profumo della crema solare, l'odore del legno verniciato di fresco degli stabilimenti balneari appena montati, il sale sui corpi abbronzati dal primo sole, che scioglie animi e membra dal torpore invernale! Quanti ricordi riaffiorano in questo principio d'estate che tarda a venire.
Mai come quest'anno, la stagione più rigida pare essersi prolungata oltre ogni ragionevole sospetto, scavalcando a piè pari, salvo sporadiche apparizioni, addirittura la primavera e avvilendo noi abitanti della Divina, abituati, in questo periodo, ad aver già goduto delle prime settimane di mare. Ma ci sarà pure chi, come me, probabilmente, avrà cominciato a guardare la cosa da un altro punto di vista, perché, diciamola tutta, saltare la prova costume non è poi così male e dei jeans lunghi nascondono la buccia d'arancia assi più di un paio di shorts.
Eppure, proprio quando stavamo per smettere di sperarci, stando alle previsioni del tempo, e in perfetta linea con l'adagio secondo cui "non esistono più le mezze stagioni", ci ritroveremo d'embblée a dover passare dal giubbino al bikini, dalla sciarpa al pareo e dagli uffici alle spiagge, senza aver modo nemmeno di verificare, con la dovuta calma, lo stato dei nostri peli superflui.
Nulla di fatto, dunque, nemmeno per la prova costume che ci toccherà, sebbene con ritardo, affrontare e chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori, come la pelle che, in fondo, non vediamo l'ora di scoprire dopo il castigo dell'inverno. Forza e coraggio, dunque, per la stagione bella che proprio oggi sembra essere finalmene arrivata, mentre cerchiamo di capire quanti strati indossare per uscire "perché comunque non si può mai sapere", o quando stiamo valutando se sia o meno il momento di tirare fuori i sandali "visto che la mattina c'è il sole e il pomeriggio piove".
Di colpo inizia a far caldo e ci lamenteremo e lo sappiamo, perché all'essere umano tutto può mancare, tranne un motivo per cui stare male. Nel frattempo, attendiamo fiduciosi il tempo delle angurie e delle insalatone, badando che ci colga di sorpresa, come detto, ma mai impreparati.
Fonte: Il Vescovado
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