Tu sei qui: AttualitàAccelera innalzamento dei mari, a rischio città costiere
Inserito da (redazionelda), venerdì 28 agosto 2015 10:50:07
Il riscaldamento degli oceani e lo scioglimento dei ghiacciai accelerano, e con loro l'innalzamento del livello del mare, che rappresenta sempre di più una minaccia per le città costiere. Dal 1992 ad oggi il mare è salito in media di 8 centimetri, ed entro la fine del secolo la crescita potrebbe sfiorare il metro, sommergendo le case di 150 milioni di persone.
A lanciare il nuovo allarme sono i ricercatori della Nasa, secondo cui la velocità con cui le acque salgono è aumentata rispetto ad appena 50 anni fa, e in futuro "probabilmente andrà peggio".
Studiando i dati satellitari degli ultimi 23 anni, gli esperti hanno registrato una crescita del mare non uniforme: in alcune aree della Terra l'aumento è stato di 25 cm, mentre in altre, tra cui la costa ovest degli Usa, si è verificato un abbassamento dovuto alle correnti oceaniche e a cicli naturali come l'Oscillazione pacifica decadale, che per ora "nascondono l'impatto del riscaldamento globale".
Tale impatto, però, non tarderà a manifestarsi in tutto il globo. Nel 2013 l'Ipcc delle Nazioni Unite ha stimato fra i 30 e i 90 cm l'innalzamento del livello del mare entro il 2100. Per Steve Nerem, a capo del Sea Level Change Team della Nasa, "è abbastanza certo che il livello del mare si alzerà di 90 cm, ma non sappiamo se avverrà entro questo secolo o un po' più in là".
A rischio ci sono 150 milioni di persone che nel mondo vivono in aree costiere ‘basse', a non più di un metro sopra il livello del mare, ha ricordato il direttore della divisione di Scienze naturali della Nasa, Michael Freilich. Per la maggior parte si tratta di asiatici, in Paesi poveri come il Bangladesh e in città moderne come Tokyo e Singapore, che potrebbero essere interamente sommerse. Ma il pericolo interessa anche l'Occidente, ad esempio la Florida, con le strade di Miami già periodicamente allagate per le alte maree.
Secondo gli esperti, all'innalzamento hanno contribuito in egual misura l'espansione degli oceani sempre più caldi, lo scioglimento delle calotte della Groenlandia e dell'Antartide e la fusione dei ghiacciai montani. Il destino delle calotte polari appare il più incerto, e quello maggiormente in grado velocizzare l'aumento del livello del mare. Negli ultimi 10 anni, stando ai satelliti, l'Antartide ha perso in media 118 miliardi di tonnellate di ghiaccio all'anno; la calotta della Groenlandia addirittura 303 miliardi.
Fonte: Ansa
Fonte: Il Vescovado
rank: 100233101
Il 2025 si apre con una giornata di scioperi che provocherà disagi in diversi settori. Venerdì 10 gennaio, i lavoratori dei trasporti e del mondo scolastico incroceranno le braccia, lasciando a piedi pendolari, viaggiatori e studenti. La protesta, indetta da diverse sigle sindacali, toccherà tutti i...
Sala Consilina (SA) - La "befana vien di notte", ma spesso anche di giorno. Quella del Consorzio Sociale Vallo di Diano Tanagro e Alburni, insieme con la Consulta della Amministratrici del Vallo di Diano, è arrivata presso il reparto di pediatria dell'Ospedale Luigi Curto di Polla per portare doni e...
Per porre fine all'egemonia del dollaro, non è necessaria una valuta comune concorrente, ma diverse valute nazionali, secondo l'ex funzionario dell'amministrazione Reagan ed economista americano di fama, Dr. Paul Craig Roberts. I critici della de-dollarizzazione sostengono che non è ancora emersa una...
Domenica 5 gennaio 2025, una giornata speciale per la comunità della frazione di San Martino a Cava de' Tirreni. La Parrocchia Santa Maria del Rovo, in collaborazione con i Pistonieri, ha dato vita a una straordinaria raccolta alimentare e di beni per l'igiene della persona e della casa, destinati alla...