Tu sei qui: AttualitàAllarme culle vuote, agli Stati Generali della Natalità confronto tra Papa Francesco e Giorgia Meloni
Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 12 maggio 2023 11:40:05
Questa mattina, 12 maggio, si è svolta la seconda giornata della terza edizione degli Stati Generali della Natalità, che ha visto la partecipazione di Papa Francesco e della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Durante il suo intervento, la premier ha sottolineato la difficoltà di parlare di natalità, maternità e famiglia in questo periodo storico. Tuttavia, ha affermato che il governo ha posto la famiglia «in cima all'agenda», affrontando la sfida demografica con un «approccio sussidiario», perché lo Stato «deve creare le condizioni favorevoli, con l'ambiente normativo e soprattutto sul piano culturale, alla famiglia, all'iniziativa, allo sviluppo, al lavoro». Per la Meloni, se le donne non possono realizzare il loro desiderio di maternità senza rinunciare alla loro carriera, non avranno mai libertà. La presidente del Consiglio ha quindi auspicato una nazione in cui essere genitori sia un valore «socialmente riconosciuto».
Nel discorso della premier anche la difesa della famiglia tradizionale: «Non sia tabù dire che siamo tutti nati da un uomo e una donna: la maternità non è in vendita e gli uteri non si affittano».
Il Papa ha sottolineato che creare una famiglia è «un'impresa titanica e uno sforzo solitario». «I giovani spesso si sentono soli - ha detto - e costretti a contare esclusivamente sulle proprie forze. Questo vuol dire erodere lentamente il vivere comune e rassegnarsi a esistenze solitarie, in cui ciascuno deve fare da sé. Con la conseguenza che solo i più ricchi possono permettersi, grazie alle loro risorse, maggiore libertà nello scegliere che forma dare alle proprie vite. E questo è ingiusto, oltre che umiliante».
Secondo il Pontefice «bisogna invertire la tendenza, ridare impulso alla natalità: aiutarla è combattere l'esclusione sociale».
Papa Francesco ha concluso il suo discorso con un riferimento alla questione migratoria, affermando che «la natalità, così come l'accoglienza, che non vanno mai contrapposte perché sono due facce della stessa medaglia, ci rivelano quanta felicità c'è nella società. Una comunità felice sviluppa naturalmente i desideri di generare e di integrare, di accogliere, mentre una società infelice si riduce a una somma di individui che cercano di difendere a tutti i costi quello che hanno».
Fonte: Il Vescovado
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