Ultimo aggiornamento 5 ore fa S. Ida vergine

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: AttualitàAllarme meduse nel mar Adriatico

Attualità

Allarme meduse nel mar Adriatico

Inserito da (admin), sabato 7 luglio 2018 19:31:47

Meduse giganti presto sulle spiagge italiane? Nell’Adriatico la super-medusa tornata dal passato. La Cyanea capillata avvistata anche sulla costa del Galles. Secondo la stampa francese, molti bagnanti inglesi sono stati ricoverati in ospedale. Un diametro che varia da 50 cm a 2 metri e filamenti che possono raggiungere più di 30 metri di lunghezza. Una nuova medusa sbarca sulle spiagge britanniche e terrorizza i bagnanti. Questa specie è una delle più grandi meduse del mondo. Oltre a dimensioni impressionanti, è anche un vero pericolo perché i suoi morsi possono causare irritazione, crampi e persino arresto respiratorio in alcune persone. Come riportato i media francesi, molti nuotatori delle coste inglesi e irlandesi che sono entrati in contatto, sono stati ricoverati in ospedale. A causa dei cambiamenti climatici, la medusa Cyanea capillata , chiamata "la criniera del leone", sta visitando la costa del Galles. Fino ad ora, questa medusa vagava nelle fredde acque del Nord Atlantico o della Scandinavia. Mentre si lascia trasportare dalle correnti, si ritrova ora nel Regno Unito. "Ma sono presenti in tutto l'emisfero settentrionale. Questa medusa vive e cresce in mare aperto, piuttosto in profondità", spiega Maureen Midol, biologo marino del notissimo parco oceanologico "Océanopolis" di Brest, una città portuale della Bretagna, nella Francia nord-occidentale. Prima di aggiungere: "Ma di tanto in tanto, può capitare che arrivino sulla costa. Non è un'invasione, ma piuttosto la conseguenza del cambiamento climatico. Sono guidati dai venti e dalle correnti." Le meduse potrebbero venire a terrorizzare i nuotatori italiani? Niente è impossibile. In ogni caso è molto difficile da prevedere, perché è una conseguenza dei fenomeni meteorologici. In Italia nell'estate del 2014 per ben due-tre volte è stata fotografata la Drymonema dalmatinum, parente della Cyanea capillata. La specie si chiama dalmatinum perché proprio in Dalmazia il naturalista Ernst Haeckel, nel 1880, la descrisse come specie nuova. Ma dopo quel ritrovamento fu rivista solo pochissime volte. La letteratura scientifica la segnala solo fino al 1945. Non si vedeva, quindi, da quasi 70 anni! Drymonema dalmatinum è tornata dal passato. Dove sarà stato nascosto un animale così grande, in un mare così piccolo? La risposta è semplice. Il ciclo di queste meduse è composto da una fase che vive attaccata al fondo. Si chiama «polipo», da non confondere col polpo. Questi polipi sono piccoli, di solito, e possono vivere a lungo. Ogni tanto producono meduse che, all’inizio della vita libera, sono piccole. Molte specie hanno meduse che restano piccole anche una volta raggiunta l’età adulta. Nel Mediterraneo, quest'anno sino a pochi giorni fa, abbiamo letto e sentito di un'invasione della "Caravalle portoghese", in particolare sulle coste orientali della Spagna, arrivate li dopo le tempeste. Se il cambiamento climatico sta causando l'arrivo di meduse, potrebbe anche essere responsabile delle loro impressionanti dimensioni. In effetti, l'aumento della temperatura dell'acqua e una maggiore luminosità aumentano la quantità di cibo che mangiano, comunque un fenomeno pare ripetersi ogni anno in coincidenza del periodo della stagione balneare. E si aggiunge un altro problema: più grande è la medusa, più aumenta la sua concentrazione del veleno fatale. Se incontri queste meduse sulle spiagge delle tue vacanze, non toccarle e avvisa rapidamente le autorità. Le meduse, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", rilasciano sostanze urticanti che provocano una reazione infiammatoria acuta caratterizzata da eritema, gonfiore, vescicole e bolle, accompagnata da bruciore e sensazione di dolore. Il tutto più o meno persistente a seconda della vicinanza del ‘contatto’.

Fonte: Booble

rank: 10572107

Attualità

Attualità

Trasporto pubblico nei giorni festivi in Provincia di Salerno, Federalberghi e Fit-Cisl chiedono potenziamenti urgenti

In merito alla questione delle corse del trasporto pubblico locale (TPL) nei giorni festivi nella provincia di Salerno, il presidente di Federalberghi Salerno, Antonio Ilardi, ha ribadito l'urgenza di garantire un servizio efficiente nei giorni festivi, in particolare durante le festività ad alta affluenza...

Attualità

Intelligenza artificiale e dinosauri: a Vico Equense la 27esima edizione del Premio Capo d'Orlando

Il tradizionale appuntamento primaverile con il Premio Internazionale "Capo d'Orlando", evento che da 27 anni unisce scienza, cultura, promozione del territorio, punta sull'Intelligenza Artificiale con uno sguardo al futuro partendo dai nostri giorni e riscoprendo il fascino dei dinosauri. La manifestazione...

Attualità

Terra dei Fuochi, studio Shro e Federico II conferma: piante contaminate da sostanze tossiche

Il nuovo studio che rileva concentrazioni anomale di sostanze tossiche nelle piante coltivate nella Terra dei Fuochi riaccende i riflettori su una ferita mai rimarginata. Lo studio pubblicato sulla rivista Science of the Total Environment ha impiegato il muschio Scorpiurium circinatum come bioindicatore,...

Attualità

Assunzioni fantasma al Ruggi di Salerno, 15 necrofori convocati restano senza contratto: la denuncia della Fials provinciale

Un nuovo caso di mala gestione amministrativa scuote l'Azienda ospedaliera universitaria "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" di Salerno. A denunciarlo è la segreteria provinciale della Fials, che porta all'attenzione dell'opinione pubblica una situazione che definisce "gravissima e inaccettabile",...

La tua pubblicità sui portali più letti della Costiera Amalfitana, scegli l'originale NCANews, il Vescovado, Positano Notizie, Maiori News, Amalfi News, Il Portico, Occhi Su Salerno