Tu sei qui: AttualitàAntonio Scurati cittadino onorario di Ravello: sabato 24 agosto la proclamazione
Inserito da (redazionelda), martedì 20 agosto 2019 13:08:47
Lo scrittore Antonio Scurati cittadino onorario di Ravello. Lo stabilirà il Consiglio Comunale della Città della Musica convocato in sessione straordinaria e segreta per sabato 24 agosto alle 11 a Palazzo Tolla.
Il vincitore della 73esima edizione dello Strega, il premio letterario più importante d'Italia, col suo "M. Il figlio del secolo" (Bompiani), primo volume di una trilogia in cui viene ricostruita la vita di Mussolini, è legato a Ravello sin da ragazzo e si può dire che sia già Ravellese a tutti gli effetti.
Tutt'oggi non rinuncia a trascorrervi le vacanze nella casa di famiglia a San Pietro alla Costa dove la sua produzione è proseguita. Tra le personalità insignite della cittadinanza onoraria di Ravello si ricordano Jacqueline Kennedy, Gore Vidal, Hillary Clinton, Domenico De Masi, Renato Brunetta, Giuseppe Avino con Maurizio Saccani e Simon Sherwood.
Una convocazione, da parte del sindaco Salvatore Di Martino, "last minute", in coincidenza con gli ultimi giorni di vacanza dello scrittore a Ravello. Ma rispetto al recente passato, la proposta di cittadinanza onoraria a Scurati è destinata a incassare l'unanimità del parlamentino cittadino.
Nel pomeriggio, alle 17 e 30, negli eleganti giardini del Monsignore, momento aperto alla cittadinanza con Scurati che sarà intervistato dal giornalista Angelo Ciaravolo in occasione della presentazione del romanzo con cui l'autore ha ottenuto lo Strega.
L'evento, organizzato dal Comune di Ravello, è patrocinato dall'Associazione "Ravello Nostra".
Curiosità: tra i cittadini onorari di Ravello figura anche Benito Mussolini. Ai tempi del fascismo, come da prassi in tutte le municipalità italiane, al Duce veniva conferita l'onorificenza cittadina.
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(biografia da Wikipedia)
Nato a Napoli il 25 giugno 1969. Laureatosi in Filosofia all'Università degli Studi di Milano, prosegue gli studi all'École des hautes études en sciences sociales di Parigi e completa la sua formazione conseguendo un dottorato di ricerca in Teoria e analisi del testo all'Università di Bergamo. Professore a contratto nell'ateneo bergamasco, coordina il Centro studi sui linguaggi della guerra e della violenza. Sempre presso l'Università di Bergamo insegna Teorie e tecniche del linguaggio televisivo. Nel 2005 diviene ricercatore in Cinema, Fotografia, Televisione e nel 2008 si trasferisce alla IULM di Milano, dove attualmente è professore associato e svolge attività nell'ambito del Laboratorio di Scrittura Creativa e del Laboratorio di Oralità e Retorica.
Ha pubblicato nel 2003 il saggioGuerra. Narrazioni e culture nella tradizione occidentale, finalista al Premio Viareggio. Il suo romanzo Il sopravvissuto (Bompiani, 2005) ha vinto (ex aequo con Pino Roveredo) la XLIII edizione del Premio Campiello. Nel 2006 è stato pubblicato in una nuova versione il suo romanzo d'esordio, Il rumore sordo della battaglia. Nel 2006, presso Bompiani, è uscito il saggio "La letteratura dell'inesperienza. Scrivere romanzi al tempo della televisione": una riflessione su media, dadaismo, letteratura e umanesimo.
Collabora col settimanale Internazionale e il quotidiano La Stampa. Nel 2007 viene pubblicato Una storia romantica. Nello stesso anno realizza per Fandango il documentario La stagione dell'amore, un film che indaga sul tema dell'amore nell'Italia contemporanea, riprendendo l'inchiesta realizzata nel 1965 da Pier Paolo Pasolini in Comizi d'amore. Nel 2009 pubblica Il bambino che sognava la fine del mondo, romanzo che mescola realtà e finzione, prendendo spunto dalla cronaca per descrivere impietosamente la fame di tragedie da parte dei mass-media e del mondo dell'informazione in generale.
Nel 2010 pubblica Gli anni che non stiamo vivendo. Il tempo della cronaca, una raccolta di articoli sui principali fatti contemporanei di cronaca nera, politica e attualità. Nello stesso anno affronta i medesimi argomenti con la rubrica "Lettere dal nord" all'interno del programma televisivo Parla con me. Nel 2015 è uscito, ancora per Bompiani, Il tempo migliore della nostra vita, opera fra il romanzesco e il biografico, dedicata alla vita di Leone Ginzburg.
Nel settembre 2018 pubblica M. Il figlio del secolo, primo volume di una trilogia su Benito Mussolini destinata a raccontare la storia italiana dal 23 marzo 1919 - giorno della fondazione dei Fasci di combattimento - al 1945. M. si chiude col discorso pronunciato il 3 gennaio 1925 alla Camera dei deputati, instaurazione ufficiale della dittatura dopo la crisi politica determinata dall'omicidio di Giacomo Matteotti. Alcuni errori storici presenti nella prima edizione del volume sono stati sottolineati sul Corriere della Sera da Ernesto Galli della Loggia,[2] cui l'autore ha risposto sulle colonne dello stesso giornale argomentando che l'epoca attuale necessiti di "una cooperazione tra il rigore della scienza storica e l'arte del racconto romanzesco". Nella notte tra il 4 e il 5 luglio 2019 il libro riceve il Premio Strega.
Nuova ed. riveduta, Milano, Bompiani, 2006, ISBN 978-88-4525-634-9. [vincitore del "Premio Letterario Edoardo Kihlgren Opera Prima"]
Fonte: Il Vescovado
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