Tu sei qui: AttualitàAutorizzazione paesaggistica: Mattarella firma DPR sulla procedura semplificata
Inserito da (redazionelda), martedì 28 febbraio 2017 18:23:45
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il Decreto relativo all’autorizzazione paesaggistica semplificata - che era stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri il 20 gennaio – cioè il "Regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata (...)".
È il D.P.R. 13 febbraio 2017 che ora, per entrare in vigore, manca solo di un passaggio: la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Subito dopo, entrerà in vigore. Il nuovo Regolamento sostituisce il D.P.R. 9 luglio 2010, n. 139 che con l’articolo 19 viene abrogato.
Il nuovo Regolamento definisce 42 interventi semplificati (allegato A) e alza a 31 il numero di interventi esonerati dall’autorizzazione paesaggistica (allegato B).
Il decreto è ai sensi dell’art. 12 del decreto-legge n. 83 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 106 del 2014, come modificato dall’art. 25 del decreto-legge n. 133 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 164 del 2014".
Interventi liberi da autorizzazione semplificata
I nuovi interventi liberi sono 31: ecco quali.
Se l’intervento rientri o meno nella casistica libera lo decidono i proprietari, che poi se sbagliano rischiano la sanzione e rispondono all’abuso penale (articolo 17).
Autorizzazione paesaggistica semplificata per 42 interventi
Non è necessaria nessuna autorizzazione per 42 interventi: clicca qui per sapere quali sono le 42 tipologie di interventi semplificati. Per esempio:
– opere interne, anche se comportano un cambio destinazione d’uso;
– volumi del tutto interrati;
– interventi su prospetti e coperture degli edifici nel rispetto dei piani del colore e delle caratteristiche architettoniche;
– consolidamento statico;
– superamento barriere architettoniche;
– condizionatori con unità esterna, parabole, antenne;
– pannelli solari;
– adeguamento di spazi esterni;
– urbanizzazione primaria prevista in piani attuativi già valutati ai fini paesaggistici;
– ricostruzione fedele di edifici crollati per calamità naturali;
– demolizioni seguìte a provvedimenti repressivi di abusi;
– sostituzione di cancelli;
– recinzioni e muri di cinta;
– occupazioni temporanee del suolo;
– tende parasole;
– monumenti, lapidi, edicole funerarie;
– insegne per esercizi commerciali;
– strutture amovibili all’aria aperta;
– strutture stagionali;
– variante a progetti autorizzati ai fini paesaggistici che non superano il 2% delle misure progettuali.
Fonte: Il Vescovado
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