Tu sei qui: AttualitàBus, treni, aerei e scuole si fermano: venerdì il primo sciopero del 2025
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), martedì 7 gennaio 2025 17:02:58
Il 2025 si apre con una giornata di scioperi che provocherà disagi in diversi settori. Venerdì 10 gennaio, i lavoratori dei trasporti e del mondo scolastico incroceranno le braccia, lasciando a piedi pendolari, viaggiatori e studenti. La protesta, indetta da diverse sigle sindacali, toccherà tutti i principali settori del trasporto pubblico e privato, oltre alle scuole.
Sarà particolarmente critica la situazione a Malpensa e Linate, dove il personale aeroportuale milanese si fermerà per 24 ore, paralizzando di fatto le operazioni negli scali. I passeggeri sono invitati a verificare eventuali cancellazioni o ritardi con le compagnie aeree.
Nel trasporto ferroviario, la protesta sarà doppia: il 9 gennaio è previsto uno sciopero nazionale di 24 ore, indetto dal sindacato Club Trasporti, che denuncia il mancato rinnovo del contratto per le attività ferroviarie. A questa mobilitazione si aggiungerà, il giorno seguente, quella organizzata dal Cobas e dall'Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione Infrastruttura. Tuttavia, quest'ultima potrebbe essere revocata per il rispetto delle norme che regolano il diritto di sciopero, le quali impongono una pausa di almeno 24 ore tra due agitazioni della stessa categoria.
Anche i trasporti pubblici locali subiranno interruzioni, con modalità variabili da città a città. A Milano, i dipendenti del Gruppo Atm aderiranno alla protesta dalle 8:45 alle 12:45. A Roma, la rete Atac e le linee periferiche gestite da operatori privati si fermeranno dalle 8:30 alle 12:30, mentre Cotral garantirà il servizio solo fino alle 8:30 e poi a partire dalle 12:31.
A Napoli, l'agitazione del personale Eav si svolgerà in orario serale, dalle 19:32 alle 23:32, con rivendicazioni legate alle problematiche del trasporto pubblico locale.
Le difficoltà non riguarderanno solo i trasporti. Il 10 gennaio, gli insegnanti potrebbero rispondere alla chiamata della Confederazione Sindacati Lavoratori Europei (Csle), che chiede un adeguamento degli stipendi agli standard europei. La partecipazione allo sciopero rischia di complicare ulteriormente la giornata per genitori e studenti.
Fonte: Il Vescovado
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