Tu sei qui: AttualitàCampi Flegrei, a Bacoli emergono mura e stanze romane grazie al bradisismo
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 27 febbraio 2025 15:18:01
Non è solo il Parco Archeologico di Pompei a riservare straordinarie scoperte. Anche i Campi Flegrei continuano a svelare tesori nascosti dal tempo. A Bacoli, nel lago Fusaro, il bradisismo ha provocato l'innalzamento del fondale e il riaffiorare di strutture murarie e stanze di epoca romana. Secondo i primi rilievi, i resti potrebbero appartenere a una sontuosa villa, analogamente a quelle che punteggiavano il litorale flegreo in età imperiale, come la celebre Villa di Lucullo a Baia.
Il ritrovamento è avvenuto a pochi passi dalla Casina Vanvitelliana, storica residenza borbonica costruita sulle acque del lago. Gli ambienti riemersi, realizzati in opus reticulatum, risultano ora ben visibili e persino frequentati dagli animali lacustri, come ha sottolineato il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione:
"Erano sott’acqua! Sono state scoperte mura e stanze di epoca romana nel lago Fusaro. Forse, appartenevano a una sontuosa villa. Con la risalita del fondale, causata dal bradisismo, oggi aree in opus reticulatum sono ammirabili a vista d’occhio. E vengono vissute dalle anatre che stazionano nel bacino lacustre. Un viaggio tra meraviglie borboniche e resti d’epoca imperiale, entrambe in acqua. Gli ambienti romani saranno oggetto di ulteriori studi da parte della Soprintendenza, che ringrazio. Si trovano non troppo lontano dalle Grotte dell’Acqua e fanno prefigurare la presenza di una villa lussuosa con ambienti termali. Bacoli continua ad essere scrigno di meraviglie, favorendo circuiti turistici culturali unici al mondo. Insieme, per la nostra terra. Un passo alla volta".
Il fenomeno del bradisismo, che caratterizza l'area flegrea e che negli ultimi anni ha mostrato una preoccupante intensificazione, sta dunque portando alla luce nuove testimonianze della grandiosità del passato romano della regione. La Soprintendenza ha avviato indagini più approfondite per determinare l'estensione e la funzione originaria di questi ambienti, offrendo la prospettiva di un ulteriore arricchimento del patrimonio archeologico di Bacoli.
Un ritrovamento che non solo affascina studiosi e appassionati di storia, ma che potrebbe anche diventare un nuovo polo di interesse turistico per un territorio che continua a sorprendere con il suo inestimabile patrimonio culturale.
Fonte: Il Vescovado
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