Tu sei qui: AttualitàCampi Flegrei, l’allarme di Mastrolorenzo (INGV): «L’eruzione ci sarà, potrebbe avvenire anche oggi»
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), mercoledì 12 marzo 2025 12:51:37
L'attuale crisi bradisismica dei Campi Flegrei sta alimentando l'allarme tra gli esperti. In un'intervista rilasciata a Vesuvio Live, il professor Giuseppe Mastrolorenzo, vulcanologo e primo ricercatore dell'Osservatorio Vesuviano, ha ribadito con fermezza che un'eruzione è inevitabile: "Speriamo che avvenga tra millenni, ma di certo i Campi Flegrei erutteranno di nuovo. Pensare che questa sia solo una storia del passato è un errore gravissimo".
Secondo l'esperto, la situazione attuale è particolarmente delicata: "C'è una quantità enorme di magma in profondità e fenomeni che indicano un grande flusso di gas, paragonabile a quello di un'eruzione in corso. Un'anomalia vera". Mastrolorenzo sottolinea che il rischio non può essere sottovalutato e critica la mancanza di una strategia realmente efficace per affrontare un'eventuale crisi: "L'eruzione ci sarà, e non possiamo prevederla con grande anticipo. Può avvenire in qualsiasi momento, anche oggi".
Il vulcanologo evidenzia un problema cruciale: l'attuale piano di emergenza della Regione Campania sarebbe inadeguato. "Nel 2004 ho prodotto le prime mappe di pericolosità, ma quando è stato elaborato il piano di emergenza è stata una delusione. Si basa su uno scenario ottimistico e su una strategia previsionistica che oggi si sta rivelando infondata".
Mastrolorenzo spiega inoltre che l'eruzione potrebbe manifestarsi in diversi modi e con varia intensità: "Le bocche vulcaniche potrebbero aprirsi in qualsiasi punto dei Campi Flegrei, persino a Napoli. Potrebbe iniziare con fenomeni esplosivi modesti, ma esiste anche la possibilità che ci sia una fase di attività con esplosioni moderate che anticipano una grande eruzione".
A preoccupare è soprattutto la rapidità con cui un evento del genere potrebbe evolversi. "All'inizio si avrebbero fenomeni progressivi: un aumento dell'attività sismica nella zona di apertura, il sollevamento del suolo e l'emissione crescente di gas. Ma poi, in poche ore, potrebbe verificarsi la fase più violenta, con una colonna eruttiva alta decine di chilometri".
L'esperto avverte che la popolazione deve essere preparata a un'evacuazione tempestiva: "Immaginare di avere tutto il tempo è un errore. Anche le eruzioni più estreme iniziano in modo graduale, ma c'è un punto di non ritorno: chi non è andato via rischia la vita".
Nonostante l'incertezza su quando avverrà la prossima eruzione, il messaggio di Mastrolorenzo è chiaro: il rischio esiste e potrebbe concretizzarsi in qualsiasi momento. "Speriamo che accada il più tardi possibile, ma non possiamo ignorare la realtà. Bisogna essere pronti al peggio".
Fonte: Il Vescovado
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