Tu sei qui: AttualitàCava de' Tirreni, Lola D'Arienzo malata di SLA: «Desidero l’eutanasia». Giordano scrive al Sindaco
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 7 agosto 2024 08:08:29
A Cava de' Tirreni, Apollonia D'Arienzo, conosciuta come Lola, ha trascorso quasi trent'anni combattendo contro la SLA, di cui ventidue immobilizzata a letto. Nonostante il suo spirito combattivo e il suo impegno in attività culturali, oggi si sente esausta, non solo per la sua condizione, ma anche per l'abbandono subito dalle istituzioni.
Da quattro mesi, l'assegno di cura è bloccato, rendendo difficile e costosa l'assistenza necessaria.
Lola ha contattato l'associazione di Luca Coscioni per avviare le procedure di eutanasia, esprimendo la sua stanchezza per una battaglia che va avanti da troppi anni. Nonostante i tentativi della sua famiglia di dissuaderla, Lola è determinata. A peggiore la situazione è stata anche la pandemia che ha reso difficile l'organizzazione di eventi che per lei hanno sempre rappresentato un'opportunità di rivincita.
Nella mattinata di ieri, 6 agosto, il consigliere Raffaele Giordano ha inviato una Pec al Sindaco Vincenzo Servalli:
"Non entro nel merito di temi delicatissimi come quello del fine vita. Da cittadino, da medico e da politico ho sempre rispettato le volontà di un'altra persona, in qualunque direzione vadano. Non si possono mai conoscere fino in fondo i pensieri, le paure, le sofferenze e le condizioni di vita quotidiana di un malato e quindi non possiamo mai giudicarne le scelte. Da rappresentante delle istituzioni, però, devo dire che è inaccettabile che siano difficoltà economiche o burocratiche ad indirizzare quelle scelte. Non è giusto e non è degno di uno stato moderno leggere di quattro mesi di assenza di aiuti tramite assegno di cura (aiuto comunque non sufficiente). Peraltro, la stessa condizione mi è stata riferita anche dai parenti di altri concittadini che versano in gravi condizioni di salute.
Per pazienti cosi delicati non può esistete un solo momento di interruzione delle cure.
Per quanto detto, faccio appello al Sindaco di fare tutti gli sforzi in suo potere per sollecitare le istituzioni e gli organi preposti. Capire dove è sorto il problema e trovare delle soluzioni. Inoltre, chiedo al Sindaco di non abdicare al suo ruolo di responsabile della salute dei cittadini che amministra; di verificare, indirizzare e controllare la qualità dei servizi sanitari che vengono offerti loro.
Confido in un suo intervento celere e proficuo".
Fonte: Il Portico
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