Tu sei qui: AttualitàCementificazione, Coldiretti: «Spariscono due terreni al giorno. Campania tra le regioni più colpite»
Inserito da (PNo Editorial Board), giovedì 6 giugno 2024 09:10:01
In Italia, la cementificazione avanza a ritmo preoccupante, con la scomparsa di due terreni agricoli al giorno. Questo fenomeno mette a rischio non solo la produzione alimentare ma anche la stabilità del territorio, esponendolo a pericoli di dissesto e desertificazione. Inoltre, le coperture artificiali amplificano gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici. Questo è il quadro delineato da Coldiretti, basato su una stima dei dati Ispra, in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente, celebrata ieri, 5 giugno.
Secondo il rapporto Ispra 2023, l'Italia ha perso nell'ultimo anno 76,8 chilometri quadrati di suolo fertile, con una velocità impressionante di 2,4 metri quadrati al secondo. Coldiretti evidenzia che questa perdita è causata dalla costruzione di nuovi edifici, strutture commerciali e installazioni di pannelli fotovoltaici a terra. Le regioni più colpite sono la Lombardia, seguita da Veneto e Campania.
La cementificazione non compromette solo il paesaggio, ma anche l'approvvigionamento alimentare. Coldiretti stima che la perdita di suolo fertile "bruci" cibo per un valore di un miliardo di euro all'anno, secondo i dati Crea-Ispra. Questa situazione allontana i contadini dai loro terreni, privando il territorio della manutenzione quotidiana e della cura fornita dagli agricoltori, veri custodi dell'ambiente.
Oltre il 90% dei comuni italiani ha parte del territorio in aree a rischio idrogeologico per frane e alluvioni, una situazione aggravata dagli effetti dei cambiamenti climatici, come rileva l'ultimo rapporto Ispra. La mancanza di agricoltori sul territorio aumenta il rischio di dissesti, poiché viene a mancare la loro preziosa opera di manutenzione e controllo.
Il recente Decreto Agricoltura ha accolto le richieste di Coldiretti di fermare il "fotovoltaico selvaggio" per tutelare il suolo agricolo. Questo decreto pone un freno alla proliferazione indiscriminata di maxi impianti fotovoltaici sui terreni agricoli, spesso promossi da fondi di investimento speculativi. Coldiretti sottolinea come gli agricoltori siano i primi ambientalisti, gestendo il 55% della superficie italiana e garantendo una costante tutela del territorio.
Secondo Coldiretti, l'approvazione della legge sul consumo di suolo, che giace da anni in Parlamento, potrebbe dotare l'Italia di uno strumento all'avanguardia, permettendo al Paese di fare da apripista in Europa, come è già avvenuto per la carne sintetica e l'etichetta d'origine.
Fonte: Il Vescovado
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