Lo scorso 14 dicembre Legambiente ha presentato il Dossier Comuni Ricicloni 2021, la fotografia della Campania che ricicla, giunto alla XVII edizione.

La produzione dei rifiuti urbani della regione Campania è pari, nel 2020, a 2,560 milioni di tonnellate con un decremento, rispetto al 2019, dell'1.3%. La percentuale di raccolta differenziata si attesta al 54,2%, con un incremento di 1,4 punti rispetto all'anno precedente.

Aumentano i Comuni Ricicloni: sono 309 i comuni campani che, nel 2020, hanno superato il limite di legge del 65% di raccolta differenziata, con un incremento del 9,6% rispetto allo scorso anno.

In Costiera Amalfitana continua a detenere il primato Tramonti, che nella classifica generale campana è tra i primi 100 Comuni ricicloni, al 92esimo posto. Non raggiungono la percentuale del 65% di raccolta differenziata Positano, Amalfi, Ravello e Vietri sul Mare. Ecco le percentuali di raccolta differenziata inerenti il nostro territorio:

1. Tramonti - 4107 abitanti - 82,04%
2. Minori - 2.649 abitanti - 79,4%
3. Atrani - 801 abitanti - 78,17%
4. Cetara - 2.033 abitanti - 77,9%
5. Conca dei Marini - 671 abitanti - 74,1%
6. Scala - 1.524 abitanti - 73,6%
7. Praiano - 2.008 abitanti - 71,7%
8. Maiori - 5.495 abitanti - 70,0%
9. Amalfi - 4.876 abitanti - 64,1%
10. Ravello - 2.469 abitanti - 54,2%
11. Positano - 3.809 abitanti - 46,3%
12. Vietri sul Mare - 7.408 abitanti - 38,7%.

«In Campania continua a mancare una governance autorevole del ciclo integrato dei rifiuti e la raccolta differenziata non decolla. Oggi - commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania - i cittadini campani continuano a pagare la tassa dei rifiuti più alta in Italia, nel 2021 in media 416 euro a famiglia, contro una media nazionale di 312 euro. Un trend che non potrà certamente calare se non saranno realizzati al più presto gli impianti che occorrono al riciclo delle diverse frazioni, a partire dai famosi impianti di compostaggio e digestione anaerobica».