Tu sei qui: AttualitàDepuratore Maiori: il principio di una scelta
Inserito da (redazionelda), lunedì 29 marzo 2021 11:20:43
di Donato Bella
"La Teoria della scelta razionale applicata alla sociologia è un insieme di principi secondo i quali l'individuo pondera le proprie scelte in base ad un computo autonomo tra costi e profitti delle conseguenze di tale scelta".
In un territorio storicamente segnato dai "campanili", qual è la Costiera amalfitana, cosa è riuscito a convincere un sindaco e un'amministrazione a trasformare il proprio paese nel terminale degli scarichi fognari di ben altri cinque Comuni, peraltro sacrificando, in tal modo, l'ultima sua area verde, la zona del Demanio, ricca di valenze naturalistiche non meno importanti di quel che viene tutelato nella rinomata Valle delle Ferriere, e mettendo a rischio l'economia turistica del Comune amministrato e la vivibilità di gran parte dei suoi cittadini, nascondo loro, poi, per anni, ciò che stava combinando?
Quale forza ha potuto realizzare un siffatto miracolo, impedendo agli amministratori maioresi finanche di prendere in considerazione l'ipotesi alternativa, meno impattante, della condotta sottomarina collegata al depuratore di Salerno? Quale elemento persuasivo ha avuto il potere di fare accettare a codesti amministratori la più devastante delle ipotesi progettuali, senza neppure provare a sostenere, di fronte alla proposta di accogliere in un megadepuratore le fogne di mezza Costiera, che ciascuno, a questo punto, si facesse responsabilmente il proprio depuratore?
Difficile credere nello spirito civico o nel senso di responsabilità. Allora cosa è stato? Vorremmo capire quale principio ha ispirato razionalmente questa scelta.
E cosa hanno da dire le forze politiche locali, i sindacati dei lavoratori e degli imprenditori, le associazioni ambientaliste? Qualcuno si è espresso, rendendo pubblica la sua contrarietà ad un progetto incomprensibile, (5 Stelle e LeU, WWF, Italia Nostra), gli altri non hanno nulla da dire?
È ovvio che i Comuni che vedranno scaricare a Maiori i loro liquami siano ben contenti di questa soluzione, ma la politica, il mondo sindacale e imprenditoriale, e le forze ambientaliste che dovrebbero avere una visione complessiva e lungimirante del territorio e un'attenzione particolare all'etica con cui si spende il denaro pubblico, non possono nascondere la testa sotto la sabbia delle spiagge della Costiera.
Fonte: Il Vescovado
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