Tu sei qui: AttualitàDistretto Costa d'Amalfi: «Dopo l'emergenza avremo un turismo alberghiero»
Inserito da (redazioneip), venerdì 17 aprile 2020 16:20:06
Come ripartirà e come cambierà il turismo in Costiera Amalfitana dopo l'emergenza sanitaria rappresentata dal Covid-19? E' la domanda che si pone il Distretto Turistico della Costiera Amalfitana che, in queste giornata di emergenza, ha organizzato 3 WeBinar per discutere del problema.
Tra incertezze e perplessità, il Distretto sta già pensando alla ripartenza del turismo non appena l'emergenza sanitaria finirà.
«Nella prima fase di partenza - afferma Andrea Ferraioli, Presidente del Distretto Turistico della Costiera Amalfitana - bisognerà raccontare soprattutto cosa facciamo sui territori per renderli sicuri sia dal punto di vista sanitario. Dovremo comunicare cosa stiamo facendo per ospitare ed accogliere in sicurezza i nostri ospiti e trasmettere fiducia. L’albergo riprenderà un ruolo centrale nelle destinazioni turistiche. Questa situazione di crisi ha anche aspetti di opportunità. Stiamo vedendo i canali di Venezia puliti il Sarno pulito e dunque potremmo trovare il sistema affinché questa qualità del territorio possa essere costante. Possiamo ora mettere mano ad alcune criticità come la sicurezza idrogeologica del territorio e la necessità di avere un turismo sostenibile».
«In questo momento - ha dichiarato Barbara Casillo, Direttore Generale di Confindustria Alberghi Nazionale - l’immagine dell’Italia all'estero ne sta uscendo rafforzata perché i Paesi stanno apprezzando il fatto che pur sotto pressione il Sistema Sanitario Nazionale sta reggendo e questa immagine positiva dell’Italia è ben descritta dalla Stampa Internazionale che sta valorizzando molto il tessuto sociale del nostro Paese. Dobbiamo farci trovare pronti per quanto tutta l’emergenza sarà finita. Confindustria ha preparato una serie di proposte tenendo conto che le imprese non potranno rispondere alle scadenze fiscali per tutto il 2020. Dunque ad esempio si pensi ad una riduzione anche delle imposte comunali».
«Il primo bisogno che stiamo reprimendo - ha dichiarato Monica Fabris, sociologa e Presidente di Episteme - è quello di muoverci. Aspettiamoci dopo una reazione forte. Già oggi sono in elaborazione delle fantasie sul cosa faremo dopo e quindi potrebbe essere molto utile tutta l’attività di comunicazione con il potenziale parco di visitatori perché si stanno generando già delle fantasie che magari alcune volte sono ancora nascoste dal dolore ma che in altri casi si stanno già manifestando. Stare in questo ambito delle fantasie è fondamentale per chi vuole puntare al rilancio. Il primo viaggio sarà un’esperienza importante anche perché si verrà da un lungo periodo di stress. Il turista sarà invaso dal desiderio, avrà ferite da curare e dunque avrà bisogno di essere accolto».
Ma qualcosa cambierà.
«Il turista sarà alla ricerca di un’offerta in grado di unire ambiente e cultura, un turismo sostenibile, dunque ed attento al rispetto per l’ambiente e magari meno di massa. Si penserà di più ad una redistribuzione delle folle – ha proseguito Fabris- del flusso e si punterà magari alla destagionalizzazione evitando le folle. Magari andremo alla scoperta di tutto il territorio. Dunque ci sarà il tema del rispetto per la natura e ci sarà tutto il tema ambientale, della cura non solo verso il turista ma anche dal turista per il territorio. Una cura del rispetto ambientale in cui il tema della natura e della cultura dovranno andare insieme. Può servirci, questa cura per apprezzare di più. Questo è il momento in cui si possono fare tante cose e vivere questo periodo come un’opportunità per progettare. E’ il momento di grandi sogni nel cassetto».
«In questo momento - ha affermato Giancarlo Carniani General Manager To Florence Hotels e Presidente Confindustria Alberghi Firenze - vedo molto parlare delle industrie manifatturiere e poco parlare invece del turismo che sarà l’ultimo ad uscirne da questa crisi. Ora bisognerà mettere in sicurezza tutti i nostri lavoratori anche quelli stagionali. Il Covid avrà un impatto epocale sulla distribuzione turistica. Il turismo cambierà. Ci sarà un ridimensionamento di alcune cause che hanno portato all’over - turismo. Avremo cambiamenti ad esempio un fattore Crociere meno impattante e con una serie di regolamentazioni sempre auspicate ma mai applicate e sarà un turismo più sostenibile e molto alberghiero».
Dagli albergatori una bellissima proposta: «Che il Governo sovvenzioni, quando tutto sarà finito, un momento di relax dedicato a tutti gli operatori sanitari che veramente stanno dando la vita per gli altri – ha continuato Carniani– e noi siamo pronti. Sarebbe un bel segnale anche di ripartenza e di fiducia».
«Abbiamo la fortuna di avere nel mondo tantissimi ambasciatori spontanei, dell’Italia: giornalisti, personaggi dello spettacolo, dello sport, che stanno raccontando tantissimo del nostro Paese dalla sua cultura alla sua bellezza. Stiamo curando molto il rapporto con l’intermediazione e dunque con chi promuove l’Italia all’estero. Tutti questi intermediari stanno già facendo un grande lavoro -ha dichiarato Maria Elena Rossi, Direttore Marketing e Promozione dell’ENIT- e stiamo mantenendo alta l’attenzione sull’Italia per farci trovare pronti per quando si partirà. Stiamo in contatto anche con le Regioni».
Fonte: Il Vescovado
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