Tu sei qui: AttualitàDonne non soltanto l'8 marzo ma tutti i giorni dell’anno
Inserito da (redazionelda), giovedì 8 marzo 2018 17:39:05
Pubblichiamo, nel giorno della festa della donna, discorso del sindaco dei ragazzi del Comune di Minori, Chiara Bonito (13 anni), letto stamani nel corso della cerimonia inaugurale della panchina rossa sul lungomare
Tutti noi vorremmo approfittare di questo evento per riflettere assieme con voi sulla condizione delle donne non solo in Italia ma in tantissime parti del mondo. Siamo convinti, infatti, che l'otto marzo non è un giorno per festeggiare, ma è una ricorrenza per riflettere sulla condizione di tantissime donne nel mondo, i cui diritti e la cui dignità vengono quotidianamente calpestati senza che nessuno se ne accorga. Il femminicidio tanto diffuso in Italia, e "la panchina rossa" lo testimonia, è diventato quasi un incidente naturale, come se fosse un destino ineluttabile di tante sventurate, a cui, sembra inutile opporsi. E che dire, poi, delle schiave bambine, delle donne invisibili, nei loro abiti-prigione, delle donne torturate, delle bambine mutilate, delle donne che non possono studiare, né parlare, né scegliersi un marito, delle donne sfigurate, molestate, perseguitate, uccise nel corpo e nello spirito.
Allora ci chiediamo perché non esista la festa dell'uomo, perché non si celebra la giornata dell'uomo? La risposta è semplice. In realtà la festa dell'uomo non esiste, perché esiste da tempo immemorabile, dura 364 giorni e non necessita, per rimanere in vigore, di alcuna celebrazione esplicita. L'uomo ha sempre goduto e gode di maggiori vantaggi culturali. Le donne, invece, hanno bisogno di un giorno specifico per ricordare i soprusi a cui vengono ogni giorno sottoposti, per ricordare tutte le volte che hanno avuto difficoltà lavorative, solo perché aspettavano un figlio, le volte che non si sono sentite sicure in strada, le volte che vengono molestate o che scontano il prezzo di una gelosia eccessiva, picchiate e uccise.
E' difficile ricordare tutto questo in un solo giorno. Le donne hanno bisogno di tutti gli altri 364 giorni per ricordarlo, nessuno escluso, perché non ha senso che il 9 marzo ci trovi come ci aveva lasciato il 7 marzo solo perché c'è stato l'otto marzo di mezzo.
L'impegno di tutti deve andare nella direzione di fare arrivare il momento in cui non sarà più necessario dover celebrare l'essere donna in un giorno particolare. Siamo sicuri che quando questo momento arriverà significherà che i pari diritti e le pari opportunità saranno la normalità.
E allora diciamo in coro: "Vogliamo che le donne siano donne non per un giorno all'anno, ma tutti i giorni dell'anno". Grazie!
Fonte: Il Vescovado
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