Tu sei qui: AttualitàEconomia del Sud Italia peggio della Grecia, una persona su tre a rischio povertà
Inserito da (redazionelda), giovedì 30 luglio 2015 14:31:13
Brutte notizie per il Sud arrivano dall'ultimo rapportoSvimez, associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno. Il Meridione d'Italia, infatti, dal 2000 al 2013 è cresciuto meno della Grecia, maglia nera dell'Europa negli ultimi anni. Le regioni del Sud, infatti, hanno segnato solo un più 13% del Pil in tredici anni rispetto al più 24% fatto registrare da Atene. La situazione economica ed occupazionale è tornata ai livelli del 1977, in pieno boom di emigrazione. «Il numero degli occupati, - si legge nel rapporto - ancora in calo nel 2014, arriva a 5,8 milioni, il livello più basso almeno dal 1977, anno di inizio delle serie storiche Istat».
Parole dure quelle dell'analisi che parla di un «Paese diviso e diseguale, dove il Sud è alla deriva e scivola sempre più nell'arretramento» ed è «ormai a forte rischio di desertificazione industriale, con la conseguenza che l'assenza di risorse umane, imprenditoriali e finanziarie potrebbe impedire all'area meridionale di agganciare la possibile ripresa e trasformare la crisi ciclica in un sottosviluppo permanente».
Lo studio sottolinea che una persona su tre è a rischio povertà al Sud mentre al Nord solo una su dieci: in Campania il 37,7% della popolazione corre questo pericolo, in Sicilia addirittura il 41,8%. Il tasso di disoccupazione, che in Italia è salito al 12,7%, esplode al Meridione dove tocca il 20,5% (9,5% al Nord). Numeri pesanti, che si abbattono soprattutto su donne e giovani: solo il 35 per cento delle donne lavora, la media dell'Unione Europea a 28 Stati è al 64%.
Qualcuno, più schietto, potrebbe obiettare che l'economia del Sud presenta una forte componente di criminalità infiltrata (che, in realtà, ha iniziato a fare i migliori affari altrove da anni, come dimostrano diverse inchieste come Mafia Capitale, l'Expo, la Tav e il Mose) ed il sommerso, nonostante la stretta degli ultimi anni, continua ad essere un valore nascosto. Tutto ciò, però, non colma il divario con la parte settentrionale del nostro Paese, soprattutto se si considera che le cattive abitudini sono ormai radicate anche lì. Assistiamo, piuttosto, al ritratto del fallimento di intere classi politiche, incapaci di guidare uno sviluppo che non è mai partito. La sfida di ogni governo nazionale, al suo insediamento, è sempre stata quella di far ripartire il Sud: molto spesso, però, è rimasta una misera promessa che non ha avuto seguito.
Fonte: Il Vescovado
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