Tu sei qui: Attualità Estinti incendi di Maiori, assessore Gambardella: «Evitabili con ausilio di satelliti»
Inserito da (redazionelda), sabato 19 agosto 2017 16:24:34
Pericolo scongiurato per quanto riguarda l'incendio delle zone alte di Maiori, che da giorni minacciava l'abitato del Casale alto e Ponteprimario. L'intervento del Canadair nella giornata di ieri si è rivelato essere decisivo, ma soltanto grazie al lavoro importantissimo della Protezione civile e dei volontari che si sono adoperati giorno e notte per arginare le fiamme anche quando i mezzi aerei non potevano più agire.
Al riguardo si esprime l'assessore ai Lavori Pubblici e al Contenzioso del Comune di Maiori Chiara Gambardella, che così esordisce: «Con queste mie dichiarazioni non voglio fare polemica sterile, ma scuotere l'opinione pubblica e caldeggiare l'intervento delle Istituzioni che dovrebbero tutelarci».
E passa subito alle riflessioni concrete, smontando il comune sentire: «Riuscire a beccare i piromani si può - afferma -. Grazie alla tecnologia che abbiamo a disposizione si può perfino evitare che agiscano, rintracciandoli prima che inneschino l'incendio».
«È necessario un monitoraggio sul territorio per mezzo di telecamere piazzate nei punti più a rischio e satelliti a 360 gradi a salvaguardia dell'intero patrimonio boschivo nazionale e delle nostre montagne. Non siamo al paleolitico!!! Non è più tollerabile che lo Stato faccia finta di non vedere e di non sapere. La tutela dell'ambiente non riguarda solo le acque del mare, ma anche l'ambiente che ci circonda. Si ripropongono ogni estate da trent'anni gli stessi problemi ed è solo grazie all'aiuto dei numerosi volontari della protezione civile e di privati cittadini che gli incendi si combattono anche di notte», tuona.
Dunque, una dose massiccia di buona volontà da parte della magistratura, degli inquirenti e dei politici, che dovrebbero dedicarsi a stanare quei piromani di professione che puntualmente con il caldo e la mancanza di piogge entrano in azione, affinando i metodi di indagine, nell'immediato dall'incendio, oltre a prevedere una modifica della legge in materia che vada a «investire i Vigili del Fuoco di maggiori responsabilità e di mansioni più definite», affinché non vengano limitati da vincoli burocratici che determinano una perdita di tempo ulteriore e, di conseguenza, il propagarsi delle fiamme. Nei casi più gravi, come l'emergenza che stiamo vivendo in Costiera Amalfitana, diventa «imprescindibile l'intervento dell'esercito, che andrebbe a scoraggiare immediatamente ulteriori tentativi dei piromani».
«Manca la tempestività dell'intervento, che dovrebbe essere organizzato da sale operative che monitorano il territorio con i satelliti - spiega - e che subito garantiscono la celerità delle verifiche e delle operazioni, riducendo di conseguenza le ore lavorative dei privati che gestiscono i mezzi aerei».
E poi conclude: «Se l'incendio a Ponteprimario è stato scongiurato, è stato merito soprattutto, dei cacciatori e contadini del posto e dei paesi limitrofi che per amore della loro terra e dei loro giardini di limoni non hanno esitato a fronteggiare da vicino il fuoco con pale e picconi, della squadra dei volontari della Protezione civile di Maiori, degli abitanti dei borghi colpiti dal fuoco, a cui rivolgo la mia più sentita gratitudine e stima. I DOS, giunti dalla Regione, hanno ben condotto le operazioni di guida dei canadair a distanza, ma l'attesa del loro arrivo sui luoghi degli incendi, quasi sempre difficili da raggiungere da vicino, fa andare in fumo ettari di bosco e sottobosco che impiegheranno, poi, anni per rinverdire nuovamente. La sola considerazione che va aggiunta a tutto quello finora detto è che gli incendi ora a Maiori sono stati domati, ma si attende con apprensione l'arrivo delle prime piogge, che vedranno nuovamente tutti noi in ansia a causa del sicuro dissesto idrogeologico che si manifesterà con distacco di pietrame e caduta di materiale inerte a valle e sulle nostre strade, creando ancora disagi alla già martoriata Costa d'Amalfi».
Fonte: Il Vescovado
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