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“Fi.Li.Cos”, linea cosmesi ricavata da scarti limone presto negli alberghi della Costiera

Inserito da (redazionelda), domenica 8 novembre 2015 16:01:55

Crema da giorno, shampoo, sapone, deodorante per ambienti e bagnoschiuma: i prototipi di cosmetici realizzati con limone della Costa d'Amalfi sono pronti a fare il loro arrivo nelle migliori strutture alberghiere della Costiera. Prodotti innovativi che dagli scarti del limone IGP Costa d'Amalfi propongono una linea cosmetica per la cura del corpo.

Si tratta del risultato del progetto "Fi.Li.Cos", rivolto a creare nuovi spazi di mercato per le aziende del territorio attraverso l'innovazione, utilizzando le foglie ed i limoni non commercializzabili.

Dopo aver superato i test del Dipartimento di Farmacia dell'Università di Salerno, gli innovativi cosmetici (crema da giorno, shampoo, sapone, deodorante per ambienti e bagnoschiuma) saranno prodotti dall'azienda farmaceutica Dermofarma e messi a disposizione degli operatori della filiera del limone IGP Costa d'Amalfi presso le strutture ricettive, nei centri estetici e parrucchieri.

Gli alberghi della Costiera potranno offrire in omaggio alla loro clientela i prototipi confezionati da Dermofarma per contro dei partner del progetto Filicos: Consorzio di Tutela Limone Costa d'Amalfi I.G.P, Sal De Riso Costa D'Amalfi srl, Impresa di trasformazione Dermofarma Italia; Dipartimento di Farmacia - Università degli Studi di Salerno, Cia Salerno attraverso Agricoltura è Vita, Azienda Agricola Sole Sas; Azienda Agricola Ruocco Lisa, Azienda Agricola Buonocore Giovanna, Azienda Agricola Bonaventura Landi, Costieragrumi De Riso s.r.l.

«Questo progetto ha un'immediata ricaduta sugli operatori di filiera» sostiene Angelo Amato, presidente del Consorzio di Tutela Limone Costa d'Amalfi. «La cosmesi con estratti del limone Costa d'Amalfi, infatti,avrà la caratteristica di esser un prodotto con forte connotazione territoriale proveniente da varietà autoctone coltivate localmente quindi avrà un marchio di sostenibilità ambientale ben distinguibile e questo oggi è una garanzia di maggior commerciabilità del prodotto. Inserire questi nuovi prodotti all'interno della filiera presente nel territorio della Costiera Amalfitana, potrà portare un maggiore sviluppo della filiera stessa, aumentando la gamma dei prodotti con un vantaggio economico e di immagine».

«Obiettivo prioritario del progetto - spiega Carmine Percoraro, pPresidente della Cia Salerno - è aver individuato un percorso per accrescere la redditività della produzione di limone e garantire la conservazione dei limoneti come elemento caratterizzante il paesaggio della costiera amalfitana. Gli altri obiettivi riguardano la brevettazione del processo, l'aumento del PIL aziendale, lo sviluppo di attività di consulenza, di rapporti impresa-mondo della ricerca e nuovi sbocchi commerciali».

L'impatto sul tessuto produttivo Attualmente, la lavorazione del limone, destinato sia al mercato come prodotto fresco sia alla trasformazione per l'industria dolciaria e liquoristica, produce grossi volumi di scarti, costituiti da limoni non commerciali (imperfetti o sottodimensionati), foglie, limoni decorticati, dei quali è stato utilizzato il solo flavedo. Questi prodotti vengono oggi smaltiti con costi rilevanti per i produttori e per i trasformatori. L'idea innovativa è che gli scarti da costo diventino risorsa. Infatti, sia dai limoni tal quali che da quelli lavorati è possibile ricavare prodotti secondari di alto pregio per l'industria cosmetica.

L'impatto sul tessuto produttivo territoriale è molteplice: impiego di varietà autoctone, impiego di produzioni locali, primo canale di mercato gli albergatori della costiera, realizzazione di un prototipo per l'estrazione dai limoni sviluppato da una industria della cosmesi, commercializzazione del paniere dei prodotti da parte delle aziende di produzione e trasformazione locali, recupero degli scarti per l'estrazione, quindi minor produzione di scarti aziendali.

Innovazione di prodotto e di processo Nel limone è presente una frazione volatile utilizzabile per la produzione di saponi, bagno schiuma, profumatori per ambiente, crema corpo; i diversi oli essenziali (esperidio, foglie) possono conferire note di profumazione diverse per prodotti di elevata qualità. Parimenti, i flavonoidi, ricavati dal flavedo dei limoni e dalle foglie, possiedono proprietà antiossidanti ed antiradicaliche, che trovano largo impiego nella cosmesi.

Sono stati messi a confronto differenti procedimenti estrattivi, sia per quanto riguarda le frazioni volatili sia per quelle flavonoidi che, fruibili anche nelle aziende agricole produttrici dei limoni o presso i grossisti, valutando i processi meglio trasferibili per ottenere un prodotto di pregio, da destinare alla successiva trasformazione in ambito cosmetico.

Il progetto è quello di creare anche un prodotto che sposi le caratteristiche del territorio e anzi ambisce a diventarne uno dei marchi caratterizzanti.

Il processo ha previsto metodi estrattivi classici (distillazione in corrente di vapore, enfleurage, estrazione con solventi) e innovativi (SFE) al fine di validare quali metodi forniscano materiale migliore per le successive fasi formulative; la caratterizzazione chimica delle frazioni volatili sopra menzionate, al fine di conferire al prodotto un finger print fitochimico che ne possa garantire la qualità e la provenienza; la ottimizzazione dei metodi estrattivi relativi alla frazione flavonoidica, componente di estremo interesse in ambito cosmetico, anche per le proprietà antiossidanti, al fine di validare quali metodi forniscano materiale migliore per le successive fasi formulative. La caratterizzazione chimica delle frazioni flavonoidiche sopra menzionate, al fine di conferire al prodotto un finger print fitochimico che ne possa garantire la qualità e la provenienza. Infine, il processo prevede lo studio della presenza di eventuali altri metaboliti secondari di interesse cosmetico.

Fonte: Il Vescovado

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