Tu sei qui: AttualitàFirmato il decreto sul registro elettronico per Taxi ed Ncc, “Sistema Trasporti” pronto a ricorrere al TAR
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), venerdì 5 luglio 2024 09:00:33
Il Ministero dei Trasporti ha firmato il decreto sul registro elettronico per taxi ed Ncc.
Il Presidente di Sistema Trasporti Francesco Artusa si dice «pronto ad impugnarlo per il semplice fatto che abbiamo a che fare con un Ministero di parte che non ha alcun interesse nel miglioramento della mobilità, ma solo a perseguire la categoria Ncc a beneficio dei tassisti. Un giudizio che non è nostro, ma, nell'ordine, della Corte Costituzionale, del Tar Lazio, dell'ART e dell'AGCM».
«Non si capisce per quale motivo bisogna registrare le imprese Ncc e contestualmente i contratti in essere. Il registro elettronico dei bus turistici c'è da un ventennio, eppure nessuno ha mai chiesto loro di comunicare i propri clienti. Inoltre, rimandando la piena operatività di altri sei mesi, in questo modo vorrebbero ancora bloccare l'emissione di quelle autorizzazioni ferme da 6 anni. Un fatto grave data la recente ordinanza della Consulta alla quale potrebbe susseguire una sentenza nei prossimi giorni».
«Che succeda tra qualche giorno o fra sei mesi, ci sarà un'inondazione di migliaia di autorizzazioni in tutta Italia e sarà solo responsabilità di questa politica e di chi li comanda. I comuni non sono in grado di fare alcuna programmazione e nessuno Stato è in grado di controllare 8000 Comuni. Per questo in nessun altro Paese ci sono ancora le autorizzazioni comunali. Mancano proprio la capacità e la volontà politica di risolvere i problemi, sostituiti dalla protezione di una piccola corporazione a danno di tutti».
«Il registro elettronico è una proposta degli Ncc e fin dal primo giorno abbiamo chiesto che fosse anche uno strumento per semplificare l'ingresso nelle ZTL di tutta Italia. Ma al MIT il mantra è complicare la vita agli Ncc, convincerli che è meglio cambiare mestiere e quindi, il decreto non contiene nessun uso intelligente del registro. Solo burocrazia mortifera. Insomma, tutta Italia e diversi paesi del mondo si sono accorti che c'è un problema taxi, ma non Salvini e Rixi che invece lavorano per risolvere il problema Ncc, alla radice. Le bugie verranno presto a galla. Nel frattempo, stiamo valutando coi nostri legali l'ipotesi di una disobbedienza civile. Cosa succederebbe se migliaia di Ncc non si iscrivessero al Registro? Restate sintonizzati. Vi aggiorneremo», chiosa Artusa.
Fonte: Il Vescovado
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