Tu sei qui: AttualitàGestione dell'emergenza sismica nel Centro Italia, a Giuseppe Mormile un encomio degli Ingegneri salernitani
Inserito da (redazionelda), giovedì 1 febbraio 2018 12:08:07
Un encomio per il contributo offerto dagli ingeneri salernitani nella gestione tecnica delle emergenze sismiche che hanno colpito l'Italia negli ultimi due anni.
Sabato 27 gennaio scorso, nel corso di una cerimonia svoltasi al Grand Hotel di Salerno, il Consiglio Provinciale dell'Ordine degli Ingegneri ha premiato i tecnici del territorio che hanno offerto il loro spontaneo contributo professionale per la sicurezza e la ricostruzione a seguito dei movimenti tellurici del Centro Italia del 2016.
Alla presenza del presidente nazionale degli Ingegneri, Armando Zambrano e del presidente provinciale Michele Brigante, sono stati consegnati gli attestati di encomio al pool di eccellenti Professionisti "che ha dimostrato senso di responsabilità, generosità e grande professionalità, distinguendosi nel panorama nazionale, con gli apprezzamenti ed i riconoscimenti che da molte parti sono pervenuti".
Tra questi anche l'ingegnere della Costa d'Amalfi Giuseppe Mormile che con il collega Alberto Contieri di Angri nella scorsa primavera sono stati impegnati nei comuni di Todi e di Spello (entrambi in provincia di Perugia), località in cui la crisi sismica, ancora in corso, ha fatto più paura che danni (fortunatamente).
La Protezione Civile e il Consiglio Nazionale degli Ingegneri li aveva convocati a lavorare in tandem, affidando loro il compito - abbastanza arduo -, di eseguire verifiche a edifici danneggiati per rilasciare la loro valutazione dell'agibilità, considerando soprattutto l'eventualità che possano verificarsi nuovi eventi sismici di intensità pari a quella che ha colpito altri comuni del centro Italia come Amatrice, Norcia e Visso.
Nel corso della loro attività Mormile e Contieri hanno avuto modo di apprendere dagli abitanti i racconti di quei tragici momenti e di percepire ansie e preoccupazioni per l'eventualità che si verifichi un nuovo terremoto più forte e più violento.
La cerimonia di consegna dei riconoscimenti ha consentito un più ampio dibattito relativo ai disastri sismici e alla ricostruzioni in Italia. Una riflessione sulle risposte sociali e culturali nel lungo periodo è stata affidata della professoressa Emanuela Guidoboni.
Fonte: Il Vescovado
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