Tu sei qui: AttualitàGli ottant'anni del professore Vincenzo Palumbo, tra i più grandi imprenditori alberghieri di Ravello
Inserito da (redazionelda), sabato 2 marzo 2019 20:24:34
Forse per ciò che è stato capace di realizzare, una sola vita non basterebbe. Ma neanche due. Oggi Vincenzo Palumbo, tra gli ultimi grandi imprenditori alberghieri di Ravello, è un giorno importante. Per lui sono 80 le candeline da spegnere su quella torta a cui la ciliegina è da tempo applicata.
Lui che alla fine è sempre rimasto "il professore", maestro di accoglienza e d'impresa, ma prima ancora docente di lingua francese.
Dopo aver conseguito, da giovanissimo, la laurea in Lingua e Letteratura Francese ha insegnato in diversi istituti della provincia di Salerno, da Vallo della Lucania a Nocera, a Ravello, ha svolto un ruolo di prim'ordine nell'ambito politico locale. Fu vicesindaco di Lorenzo Mansi fino al 1971 e del suo successore Salvatore Sorrentino fino alla metà degli anni Settanta.
Ma Vincenzo Palumbo aveva ben compreso che la sua strada era nel mondo alberghiero. Nelle sue vene scorreva il sangue dell'imprenditore puro. Maestro di accoglienza e savoir faire, da subito seguì le orme di sua nonna Orsola nella gestione della pensione Giordano che avrebbe poi rilevato dopo l'acquisto della splendida residenza di Villa Maria con i primi risparmi e i prestiti di alcuni parenti ed amici coi quali in poco tempo di sdebitò.
In quegli anni, che seguivano quelli della Dolce Vita e del boom economico, Ravello conobbe una stagione particolarmente florida. Nel 1974 il professore sposò la signora Carla Rispoli (che domani festeggia il suo compleanno) di Positano, da cui sono nati Francesco e Giuseppe, che oggi conducono le attività di famiglia. Ma di certo non è stato tutto semplice: la sua ostinazione, il suo fiuto per gli affari, lo hanno portato, nei primi anni Duemila a rilevare anche il meraviglioso complesso di Villa Eva, location per matrimoni da favola.
Cavalcando l'onda del turismo matrimoniale, oggi il gruppo Vi.Pa. Alberghi totalizza circa duecento eventi da aprile a ottobre, con coppie provenienti da ogni parte del globo e dà lavoro a circa 120 unità. Un vero e proprio miracolo imprenditoriale, partito da lontano e realizzato con sagacie grande passione. Nel 2006 l'imprenditore acquisì perfino una minima quota di Villa Rondinaia, acquistata con una cordata di imprenditori campani, per poi cederla sol di recente.
Chi di noi non conosce Vincenzo Palumbo? Oltre alle doti dell'imprenditore di razza (già sufficientemente elencate) c'è un aspetto della sua personalità che ci piace ricordare: l'umiltà di chi non ha mai dimenticato le proprie origini e il suo punto di partenza. Senza dubbio tra figli migliori di Ravello, protagonista della sua vita sociale ed economica, custode geloso di ricorsi indelebili e delle tradizioni locali, crede fermamente nei valori dell'amicizia, della lealtà, del rispetto per le regole e per le persone. Sempre disponibile con chi gli ha chiesto aiuto è un vero gentiluomo.
E noi, ammirati, non possiamo far altro che augurargli, con grande affetto, una più lunga e prospera vita.
Fonte: Il Vescovado
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