di Miriam Bella

Sorridente, di una bellezza che spiazza nella sua semplicità, Andrea Liotti, classe 1993, appare radiosa come questo inizio primavera in Costa d'Amalfi, dove lei stessa è nata e cresciuta.

Andrea, oltre che nostra conterranea, è anche una giovane attrice, allieva all'ultimo anno della prestigiosa Accademia del Teatro Bellini di Napoli, dove, dal 10 al 14 aprile, sarà in scena con "La Classe", uno spettacolo che racconta la vita di Anders Behring Breivik, l'attentatore norvegese che il 22 luglio del 2011 provocò la morte di 77 connazionali.
"La Classe è scritto sulla base di improvvisazioni. Non esiste un protagonista, saremo tutti sulla scena", ci racconta la Liotti e tanto si intuisce leggendo il comunicato sul sito ufficiale, dove è anche possibile acquistare gli ultimi biglietti rimasti (clicca qui): "gli attori in scena non sono più soltanto attori, ma individui a confronto con il presente, esseri umani alla ricerca di risposte e uomini posti di fronte ad una realtà che non riescono ad 'interpretare'".

Ma Andrea, che a dicembre concluderà il suo percorso di studi, ha già in attivo altre esperienze oltre a quelle teatrali. Grazie ad una, in particolare, la vedremo a breve sui piccoli schermi, in una delle fiction più seguite degli ultimi tempi.
La "nostra" talentuosa dai riccioli scuri sarà, infatti, presente nell'undicesima puntata della quarta serie di Gomorra, in onda su Sky Atlantic dal 29 marzo.

"Il mio sarà un piccolo ruolo, interpreto una detenuta, ma la vita sul set è stata straordinaria. Le riprese si sono svolte a Roma e sono durate tre giorni; l'albergo, i truccatori, il camper col mio nome: è stato entusiasmante!"

Un entusiasmo che porta scritto negli occhi e non ha paura di far trasparire.
Va da sé che una così ce la si voglia tener stretta, per cui la domanda inerente i progetti dalle nostre parti sorge spontanea.

"Mi piacerebbe, mi piacerebbe tanto venire in Costiera con un mio spettacolo e intendo proprio qualcosa di scritto da me, ma non è semplice. Anzi, ho come l'impressione che sia quasi più facile lavorare fuori e questo mi dispiace, ma non smetterò mai di provarci."

E chissà che qualcuno non accolga l'appello di Andrea, che pare intanto aver artisticamente conquistato anche Claudio Cupellini, uno dei registi della serie ispirata al romanzo di Saviano, il quale - ci confida la stessa attrice - non ha mancato di complimentarsi con lei per il lavoro svolto, rammaricandosi, inoltre, per la modestia del ruolo affidatole.

Quel che è certo, perché è sempre Andrea a rivelarcelo, è che il suo personaggio sopravvivrà a tutte le puntante, dunque sussistono i presupposti per sperare in sviluppi interessanti.

Non ci resta che guardare e aspettare.