Tu sei qui: AttualitàHalloween in origine era festa cattolica. Famiglia Cristiana: «Bisogna riappropriarsene»
Inserito da (redazionelda), lunedì 30 ottobre 2017 16:08:45
Anche quest'anno Halloween, nonostante molti italiani non sentano propria questa festività, saranno comunque i più giovani a celebrarla. È vero, infatti, che a questa festa sono state sempre attribuite origini celtiche (in Inghilterra ogni 31 ottobre si usava preparare gli animi all'arrivo dell'inverno con il suo buio e il suo freddo), ma - spiega Don Antonio Rizzolo su "Famiglia Cristiana" - «in origine era una festa cristiana, anzi cattolica». Quello che non è italiano, ma importato dagli USA, è il lato commerciale che tutti ormai conoscono. Tra cui il famoso ritornello del 'dolcetto o scherzetto' che fa la gioia di bimbi e bimbe, mascherati da diavoli, streghe e scheletri.
«Halloween? Senza dubbio è oggi una festa consumistica, importata nella forma attuale dagli Stati Uniti - spiega Don Antonio -. È anche vero che i nemici della Chiesa, i satanisti e i seguaci dell'occulto se ne sono appropriati.
Ma in origine era una festa cristiana, anzi cattolica. Lo spiega il nome stesso nella sua etimologia. Hallows indica i santi e -een la vigilia (da evening, sera). Quindi la parola significa sera o vigilia dei santi. Come per ogni festa cristiana, anche quella di tutti i santi inizia la sera o la notte precedente (come per la vigilia di Natale o la notte di Pasqua). Scrive don Andrea Lonardo, direttore dell'Ufficio catechistico della diocesi di Roma: "I cristiani - grandi maestri della gioia e del festeggiare - inventarono la festa dei santi (e la commemorazione dei morti) per celebrare il fatto che la morte era vinta e che il duro male era ormai sconfitto. Di questo dobbiamo parlare ai bambini, spiegando il nome Halloween. I celti cattolici (gli antichi irlandesi) iniziarono a celebrare l'illuminazione della notte, le zucche che mettevano in fuga il male, il cielo che visitava la terra, i dolcetti che i morti portavano ai loro discendenti come segno del loro amore sempre presente e della loro intercessioni per i loro cari presso Dio, la sconfitta del male. La tradizione non è solo del Nord Europa. Per esempio, anche in Sicilia e Sardegna si usano i "dolci dei morti".
Cosa fare, allora? Forse è il caso che noi cattolici ci riappropriamo di Halloween, svincolandoci per quanto possibile dai legami consumistici e spiegando ai nostri ragazzi la comunione che ci lega ai nostri defunti e a tutti i santi. Non trascurando una visita e una preghiera al cimitero».
Fonte: Il Vescovado
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