Tu sei qui: AttualitàL'Antica Cartiera Amalfitana e la storia straordinaria di Carlo De Iuliis, un imprenditore lungimirante
Inserito da (redazionelda), venerdì 15 dicembre 2017 11:31:31
La nobile tradizione della fabbricazione della carta a mano in Costa d’Amalfi continua a vivere con l’Antica Cartiera Amalfitana di Tramonti. La struttura settecentesca posata nella valle di Pucara, conserva ancora intatti gli ingranaggi in legno e ferro che sfruttavano la forza del torrente per la produzione delle pregiate filigrane, come nel Medioevo in tutta l’area amalfitana. Un’industria sempre fiorente che ha sempre vinto gli stravolgimenti sociali ed economici fino ad oggi. Una storia romantica presa a cuore dall'imprenditore di Minori Carlo De Iuliis che della carta ha fatto la sua vita scrivendo, a caratteri marcati, una storia straordinaria. Classe 1920, primo di quattro figli, la morte del padre avvenuta quando aveva sedici anni, sconvolge letteralmente la sua esistenza. Si ritrova infatti ad essere capofamiglia in giovane età.
Lascia gli studi e, in un periodo storico non facile - sono gli anni della guerra - si dedica alla guida della famiglia. Contemporaneamente non perde di vista la sua istruzione e comincia a studiare da autodidatta, prima indirizzandosi verso gli studi di ragioneria e poi definitivamente diplomandosi geometra. Famoso in Costiera per la sua capacità di fare a memoria moltiplicazioni e divisioni fino a tre cifre, prosegue l’ attività paterna di importazione ed esportazione di limoni ma si industria ad altro. L’ingegno lo porta, nel 1944, a fondare la sua prima ditta: è una fabbrica di ghiaccio, necessaria in Costiera amalfitana, soprattutto favorire per l’ attività della pesca.
Successivamente, con un operaio ed un tornio, inizia l’ avventura dell’ officina meccanica.
L’alluvione dell’ottobre del 1954 distrugge, però, la sua officina, ma Carlo non si scoraggia.
Determinato a continuare, perché divenuto uomo e capo di una nuova famiglia, mesi dopo ha già edificato due nuovi capannoni e può riprendere aiutato in questo dalla fiducia delle banche che credono in lui.
Instaura un rapporto intenso e duraturo con tutti i suoi operai che rimangono in ditta fino al pensionamento.
Inizia, così, la costruzione di grosse macchine per cartiere e costruisce impianti completi nella provincia di Genova, nel Novarese e nella provincia di Salerno.
Nei momenti di crisi si dimostra avanguardista: nel 1963, anno di grande crisi per l’Italia con il primo governo Moro, sposta il suo punto di interesse verso i paesi dell’area Mediterranea, partecipando all’IPEX63 a Londra con una macchina per cartiera in miniatura perfettamente funzionante ed un suo slogan "from pulp to paper". Ottiene un grande successo e comincia a lavorare con la Grecia, la Libia, il Marocco, la Tunisia, lo Zaire e poi, ancora, la Giordania.
La piccola miniatura è presso la scuola superiore di Cartaria ad Hagenau in Francia e permette agli studenti dei primi anni del corso di laurea in Tecnica Cartaria di Strasburgo di potersi esercitare nella conduzione di un impianto e nella produzione di carta.
La produzione e vendita della carta ha sempre dei cicli di alti e bassi. Nei momenti di crisi coinvolge anche gli amici ed, invece della Cassa Integrazione, costruisce nuovi impianti e stabilimenti. Nasce così la Cartiera del Tirreno.
Un chiodo fisso per lui è la costruzione di un Museo della Carta nella Costiera Amalfitana e riesce ad esaudire questo desiderio acquistando la vecchia cartiera in località Fresco di Pucara, a Tramonti "L’Antica Cartiera Amalfitana" presso cui ancora oggi si produce, in maniera artigianale carta filigranata per scrittura, fini stampe e cartoncini per artisti, professionisti, per cerimonie. Il sogno era di riportare in vita una tradizione che ha segnato al sua storia personale, influenzando i suoi pensieri, le sue idee, i suoi ricordi, tutta la sua vita.
Alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso, all'apice della sua carriera imprenditoriale, ascolta ancora una volta il suo cuore e, spinto dai felici ricordi della sua infanzia rileva il vecchio Molino della Carta di Pucara.
Qui pone il seme per la nascita de "L'Antica Cartiera Amalfitana".
La sua esperienza imprenditoriale e il suo genio permettono al piccolo opificio di ritornare allo splendore dei tempi antichi.
I vecchi macchinari in legno vengono accuratamente restaurati e riportati in vita e la piccola cartiera riprende vita.
È qui che vivrà per sempre il ricordo del signor Carlo De Iuliis, un figlio ingegnoso della Costa d’Amalfi, come pochi.
Fonte: Il Vescovado
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