Tu sei qui: AttualitàL'Ascensione e la tradizione di lavare il viso con petali di rose
Inserito da (redazionelda), sabato 12 maggio 2018 10:10:37
Di Sigismondo Nastri
Gaetano, il fioraio, seppure sorpreso per la mia richiesta, mi ha dato un bel mucchietto di petali di rose che ho messo in una bacinella con l'acqua. La lascerò tutta la notte sul balcone, come faceva mia madre quando ero bambino. Quest'acqua servirà per lavare il viso domani mattina, nel giorno che ricorda l'Ascensione di Gesù al cielo. Mi dispiace soltanto che le rose, oggi reperibili sul mercato, non abbiano il profumo intenso di una volta. Ho voluto confermare la mia fedeltà a una antica e cara tradizione della costiera che, se ho capito bene, a Salerno è pressoché sconosciuta. Eppure, in altri luoghi essa è viva e ben presente. Lo dimostra un'omelia di mons. Arturo Aiello, vescovo di Teano-Calvi, originario di Vico Equense (alla periferia della costa d'Amalfi), che ho trovato su internet.
«E allora vi do un impegno - diceva il presule ai fedeli di Riardo, nel 2009, alla vigilia dell'Ascensione - che è per domani mattina... Trovate un po' di tempo per fare questo rito, un piccolo rito familiare. Andate in un giardino: se l'avete a casa o se avete un po' di rose (ce ne sono tante, adesso, fiorite) in un vaso, va bene. Prendete una rosa, due, magari anche un po' di erbe profumate, sfogliate la rosa e deponetela in un bacile colmo d'acqua sulla superficie.... Allora, stasera, raccogliete i fiori, togliete i petali, riempite un bacile d'acqua e poi mettete su le rose. Prendete il bacile e ponetelo fuori, sul davanzale. È una bellissima tradizione che ci hanno trasmesso i nostri nonni e che abbiamo perduto. Perché si mette fuori? Perché dicevano i nostri nonni che Gesù, prima di ascendere al cielo, anche col suo corpo, benedice tutte queste acque profumate di rosa che poi noi utilizzeremo. Come? Domani mattina, anziché lavarvi sotto il rubinetto come al solito, prendete il bacile con le rose, quindi acqua profumata, e lavatevi il volto. È una liturgia che dovete ripetere ogni mattina dell'Ascensione... Spero che lo facciate ogni anno e che lo insegniate ai vostri figli: vai a prendere i fiori, oggi è la vigilia dell'Ascensione, prendiamo il bacile, riempiamolo di acqua, mettiamoci le rose... Quando faremo questo gesto è come se voi diceste: questo gesto racconta la mia regalità. E qualcuno potrebbe dire: "Esagerato!". No, è così! Perché il mio corpo è esposto nella Gloria di Dio».
Fonte: Il Vescovado
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