Tu sei qui: AttualitàL'ultima opera di mastro Antonio Amato
Inserito da (redazionelda), sabato 2 gennaio 2021 15:40:25
Avrebbe compiuto 88 anni, oggi, Antonio Amato, l'artista della pietra di Ravello scomparso il 18 dicembre scorso. Figlio d'arte - da suo padre, mastro Ciccio, ha appreso tecniche e maestrie -, è stato l'unico di 9 tra fratelli e sorelle a proseguire le orme di suo padre, lavorando anche al restauro di importanti palazzi patrizi di Ravello.
Sin da bambino, affascinato e attratto da quella vena artistica, seguiva il padre nell'attività scultorea tanto da essere messo subito alla prova. Oggi, a ricevere il testimone di questa antica tradizione è una altro Antonio Amato, figlio di Mario, un cugino di mastro Antonio, che a sua volta avrà il dovere di tramandare quest'arte che però è a rischio estinzione. La sua formazione risente delle influenze del compianto mastro Antonio da cui Antonio jr si recava per indicazioni e suggerimenti, soprattutto per "rubare" il mestiere. Con passione e coraggio ha proseguito l'arte dell'intaglio della pietra, del marmo o del tufo per creare opere pregevoli come caminetti, portali, mortai, davanzali, capitelli, colonne, soglie alle porte, oggetti ornamentali, fedeli riproduzioni delle opere scultoree della tradizione classica e medievale. Diversi i lavori realizzati insieme, specie nell'ultimo periodo di attività di mastro Antonio. L'ultima opera, l'artistico caminetto di un'abitazione del centro storico (nella foto), nel rispetto delle linee tipiche di mastro Ciccio.
«Questo è l'ultimo lavoro che abbiamo fatto insieme. A zio Antonio devo tanto, da lui ho appreso tanto - ci dice con orgoglio Antonio Amato jr, conscio di raccogliere una pesante eredità -. Ricordo quando a casa sua, a Via Roma, mi insegnò come impostare gli archi, le scale, ma soprattutto le tecniche per squadrare, e poi cesellare le pietre. Una scuola preziosissima per me, inimitabile.
Ravello deve essergli riconoscente per tutte le cose belle realizzate con gusto.
Mi piace immaginare che a quest'ora avrà sicuramente incontrato suo padre, il grande Mastro Ciccio e suo cugino Mario. Sono sicuro che si faranno apprezzare anche in Paradiso».
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Fonte: Il Vescovado
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