A causa dell'invasione in Ucraina e delle sanzioni europee alla Russia, quello che succede oggi sui mercati internazionali delle materie prime continua a spingere al rialzo i prezzi dei carburanti.

In base all'elaborazione dei dati comunicati dai gestori all'Osservaprezzi carburanti del Ministero per lo Sviluppo economico, effettuata da "Quotidiano Energia", il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self è salito a 2,004 euro a litro.

Sale anche il prezzo del diesel, sempre in modalità self, arrivando a 1,901 euro a litro. Nel caso del gasolio, le compagnie no logo sono ancora ferme a 1,891 euro a litro.

In aumento anche il costo del metano auto che si posiziona tra 1,854 e 2,021 euro a litro (no logo 1,975 euro a litro).

L'aumento dei prezzi potrebbe continuare anche nei prossimi giorni, con conseguenze notevoli soprattutto per gli autotrasportatori. La principale richiesta degli italiani al Governo è quella di abbassare le accise.

In merito ai prezzi proibitivi dei carburanti si è espresso anche il Codacons:«Siamo in presenza di una vera e propria emergenza perché i rincari di benzina e gasolio non solo aggravano la spesa per i rifornimenti di carburante di famiglie e attività produttive, ma hanno effetti diretti sui prezzi al dettaglio, considerato che in Italia l'85% della merce viaggia su gomma. Il Governo deve intervenire con urgenza per calmierare i listini alla pompa, intervenendo attraverso una sterilizzazione dell'IVA e un taglio delle accise che pesano su benzina e gasolio».

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