Tu sei qui: AttualitàLa Cometa Tsuchinshan-ATLAS C/2023 A3: un Passaggio memorabile da Amalfi a Marino
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), sabato 2 novembre 2024 08:54:17
La Cometa Tsuchinshan-ATLAS C/2023 A3, scoperta nel gennaio 2023 dall'Osservatorio Tsuchinshan in Cina e dal sistema ATLAS alle Hawaii, è stata protagonista di un evento astronomico che ha incantato osservatori di tutto il mondo. Dopo l'annuncio della scoperta, l'attesa per l'apparizione a occhio nudo nel 2024 è cresciuta, promettendo uno spettacolo raro e affascinante.
Simeone Pendolo, astrofotografo dell'Associazione Tuscolana di Astronomia e originario di Amalfi, ha seguito con passione il passaggio della cometa. "La prima volta che l'ho fotografata è stato proprio dalla mia casa ad Amalfi, all'alba intorno alle 5:53, utilizzando la mia Sony A7iii e un obiettivo da 135mm. La cometa si stagliava maestosamente sul Golfo di Salerno", racconta Pendolo. Da quel momento, la sua ambizione lo ha portato a seguirne la traiettoria da diversi luoghi del Lazio, superando condizioni meteo avverse per catturare scatti unici che documentassero la variazione di luminosità e la coda della cometa.
Il momento più emozionante è arrivato il 13 ottobre 2024, quando la cometa ha raggiunto il perielio, avvicinandosi al Sole. "In quell'occasione, insieme ai soci dell'osservatorio, abbiamo organizzato un evento pubblico. È stato indimenticabile: al tramonto, la cometa brillava intensamente, con una coda lunghissima visibile anche a occhio nudo", ricorda l'astrofotografo.
Il passaggio della cometa ha avuto un punto culminante anche il 12 ottobre, quando è arrivata al punto più vicino alla Terra, a circa 70 milioni di chilometri. Nonostante la presenza della luminosa "luna del cacciatore", l'evento ha attirato appassionati da ogni parte del globo, con osservazioni spettacolari dai cieli limpidi di Stati Uniti, Macedonia ed Egitto.
Le ultime opportunità per ammirare la Tsuchinshan-ATLAS si sono avute verso la fine del mese, mentre attraversava la costellazione di Ofiuco. L'evento, unico per la sua rarità, è stato un promemoria della vastità e della bellezza del nostro Sistema Solare. La cometa non tornerà ad essere visibile per almeno 80.000 anni, rendendo questo passaggio un momento prezioso nella storia dell'astronomia.
Simeone Pendolo conclude con un collage delle sue riprese, un tributo visivo al passaggio della cometa e alla passione che guida l'osservazione del cielo notturno.
Fonte: Il Vescovado
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