Tu sei qui: AttualitàLa memoria visiva dell’artista: la fotografia di Emanuele Anastasio
Inserito da (redazionelda), mercoledì 23 agosto 2017 11:37:00
Il numero estivo di Campania Style, il periodico d'impronta turistico-culturale di Scabec (Società Campana beni Culturali), riservato al Ravello Festival, dedica uno spazio di rilievo a un artista emergente della Costa d'Amalfi: Emanuele Anastasio.
Il profilo del 35enne fotografo amalfitano, autore di scatti prestigiosi (tra i più importanti quelli delle nozze di Chiara Clemente, figlia dell'artista Francesco, finiti dritti su "Vogue") è raccontato dalla storica d'arte Emma Caterina Simeone in un autorevole articolo (tradotto anche in lingua inglese) dal titolo: "La memoria visiva dell'artista: la fotografia di Emanuele Anastasio" che proponiamo di seguito.
«Emanuele Anastasio si avvicina alla fotografia giovanissimo immortalando momenti importanti della sua vita. Gli studi artistici gli permetteranno di avere una conoscenza specifica della storia dell'arte e delle tecniche utilizzate. Egli, infatti, ricerca l'attimo per poter "fissare" una situazione nel momento stesso in cui avviene. La fotografia, quindi, per lui diviene conoscenza dell'universale, intuizione ed espressione della propria interiorità. Il giudizio estetico, dunque, deve cogliere ciò che costituisce la specificità e l'autonomia dell'arte, non solo limitandosi a ricostruire la genesi dell'opera. Il giudizio estetico deve avere, perciò, un suo valore assoluto, ciò che garantisce la validità assoluta del suddetto è la completa identità tra il giusto (l'attività che giudica l'opera d'arte) e il genio (l'attività che la produce) come direbbe Benedetto Croce. Tuttavia bisogna ribadire la distinzione tra giudizio estetico e giudizio critico-formale che nonostante nette differenze vanno posti in relazione dinanzi ad un'opera d'arte.
Egli ama moltissimo il mare che diviene continua fonte di ispirazione per le sue fotografie dimostrando elevata sensibilità nel cogliere il cambiamento della luce, del clima, delle stagioni e quindi del tempo. Le fotografie sono espressione di un sentimento strettamente correlato alla sua vita e luogo da lui tanto amato, Amalfi, che ricorre in molti scatti. L'artista dimostra, anche, in alcuni ritratti e autoritratti che la fotografia è espressione del suo sentimento rivelato da sguardi o gesti estremamente delicati, colti all'improvviso, manifestando l'attenzione verso la donna in tutti i momenti della sua vita dalla tenera età all'altare.
Straordinario la sposa mentre indossa l'abito nuziale svelando la schiena nuda con classe e sensualità, di grande potenza comunicativa l'immagine della bambina che con la sua mano sorregge il volto del padre simbolo che d'amore si vive. Egli dimostra estrema bravura e ricercatezza nella creazione delle sue opere tanto da poter vantare pubblicazioni sulla rivista "Vogue". Tuttavia l'artista è sempre alla ricerca di nuove ispirazioni tratte dal continuo divenire della realtà che influenza in qualche e particolar modo il suo temperamento. La rappresentazione fotografica, quindi, diviene inevitabile punto di partenza della coscienza nel momento intuitivo stesso della creazione artistica».
www.emanueleanastasio.com
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Fonte: Il Vescovado
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