L'Algerina Imane Khelif, medaglia d'oro nella categoria 66 kg di pugilato femminile ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, ha sporto denuncia alla Procura di Parigi contro chi l'ha presa di mira con una campagna di molestie online. La notizia è stata diffusa dal suo avvocato, Nabil Boudi, che ha annunciato la decisione della sua assistita tramite un messaggio pubblicato sulla piattaforma X (ex Twitter).

"Avendo vinto una medaglia d'oro ai Giochi Olimpici di Parigi, la pugile Imane Khelif ha deciso di iniziare una nuova battaglia: quella per la giustizia, la dignità e l'onore. L'indagine penale dovrà stabilire chi ha avviato questa campagna misogina, razzista e sessista, ma dovrà anche concentrarsi su coloro che hanno supportato questo linciaggio mediatico", ha dichiarato Boudi.

Khelif è stata al centro delle attenzioni mediatiche non solo per i suoi successi sportivi, ma anche per la controversia relativa alla sua partecipazione al torneo olimpico. Infatti, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) aveva approvato la sua partecipazione nonostante la squalifica subita durante i Mondiali del 2023, a seguito di un test di idoneità di genere non superato. L'Associazione Internazionale di Boxe (IBA) aveva riscontrato la presenza di cromosomi XY e livelli di testosterone elevati nel corpo dell'atleta.

Le molestie che Khelif ha denunciato si inseriscono in un contesto di cyberbullismo, un reato che in Francia può comportare pene fino a 10 anni di carcere. Questa nuova battaglia legale della campionessa algerina rappresenta un altro capitolo nella sua vita, fatto non solo di sfide sportive, ma anche di una lotta contro le discriminazioni che troppo spesso colpiscono le donne, in particolare quelle che si distinguono in ambiti tradizionalmente dominati dagli uomini.

Foto: Profilo Facebook ufficiale Imane Khelif