Tu sei qui: AttualitàLa risorsa acqua al centro della Giornata della Terra a Napoli, Mascolo: «Più di 500 milioni per ottimizzare rete idrica»
Inserito da (Redazione LdA), sabato 23 aprile 2022 09:46:00
«Stiamo investendo più di 500 milioni di euro per il rifacimento delle reti fognarie, per i depuratori e per la riduzione delle perdite delle reti idriche. Stiamo facendo un grande lavoro sul bacino del fiume Sarno e su tutti gli agglomerati in procedura di infrazione in Campania. La grande operazione sul fiume Sarno che, parte da un censimento di tutti gli scarichi e dalla rilevazione di tutte le opere non completate, ha dato luogo ad un protocollo d'intesa tra Regione Campania, l'Ente Idrico Campano e Gori, che in questo momento ha un investimento per la risoluzione delle criticità fognarie e l'eliminazione di oltre 130 scarichi abusivi all'interno del bacino idrografico del Sarno di circa 250 milioni di euro. L'obiettivo è di risolvere tutti gli scarichi abusivi all'interno del reticolo idrografico del Sarno entro il 2025 e restituire il Sarno alla sua funzione naturale che è quella di portare acqua pulita al mare».
Lo ha affermato Luca Mascolo, Presidente dell'Ente Idrico Campano nonché ex sindaco di Agerola, intervenendo ieri, 22 aprile, a Napoli, alla conferenza in occasione dell'Earth Day 2022 e dal tema: "Italia Al Centro Del Mediterraneo - Acqua: Bene indispensabile nella strategia per la Transizione Ambientale".
Al centro del dibattito, che ha visto confrontarsi enti, geologi, economisti e politici, la risorsa acqua. Il Vice Presidente della Regione Campania e Assessore all'Ambiente Fulvio Buonavitacola ha annunciato che la Campania ha predisposto «la più grande opera idrica dei prossimi 30 anni del Mezzogiorno che è la derivazione dall'invaso di Campolattaro» e che sarà finanziata «in parte dal PNRR per 200 milioni di euro e con altri 300 milioni di euro da fondi regionali». «I cambiamenti climatici non sono occasionali e dunque avremo anni difficili. Purtroppo nel Mezzogiorno ed anche in Campania abbiamo circa il 50% di dispersione idrica. Se ne parlerà a metà Giugno, sempre a Napoli, durante "Ecomondo", che vedrà insieme i rappresentanti dei Paesi del Mediterraneo confrontarsi su temi importanti inerenti l'ambiente», ha chiosato.
Dei progetti per ottimizzare l'utilizzo della risorsa acqua ha parlato anche Vera Corbelli, Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Italia Meridionale.
«Entro il 2026 - ha affermato - recupereremo oltre 250 milioni di metri cubi di acqua annui, attraverso interventi che stiamo realizzando su ben 8 Dighe presenti in Basilicata e che permetteranno l'alimentazione verso la Puglia. Nel Mezzogiorno siamo ricchi d'acqua non omogeneamente allocata, ma grazie alle opere dell'uomo abbiamo dei grandi trasferimenti d'acqua. Pensiamo che da questi territori regionali si muovono oltre 850 milioni di metri cubi annui di acqua. Trasferimenti che avvengono tra Campania, Puglia, Molise, Lazio. Abbiamo acqua a sufficienza ma dobbiamo saperla gestire. Abbiamo uno stato qualitativo non molto buono e mi riferisco a quei fiumi, a quei bacini che sono interessati da grandi pressioni. Si sta lavorando su questo, abbiamo una buona rete di monitoraggio per tutti i territori regionali, curata dalle agenzie ambientali ma dobbiamo incrementarla soprattutto per quanto attiene le acque sotterranee. Noi attingiamo alle acque sotterranee per un buon 80% per le nostre necessità e quindi sono acque che vanno fortemente tutelate. Abbiamo avuto dei periodi di siccità che grazie all'Osservatorio per le risorse idriche, un tavolo istituzionale che ha messo insieme tutti gli enti competenti, siamo riusciti a risolvere nel 2017. Abbiamo grandi invasi che ci aiutano ad affrontare quelle che sono le criticità ma hanno bisogno di alcuni interventi. Sono invasi costruiti durante la Cassa per il Mezzogiorno e dunque hanno bisogno di alcuni interventi di messa in sicurezza per avere un maggiore volume di acqua da distribuire ai territori. In questo momento non abbiamo crisi in atto, sperando che le precipitazioni in Primavera siano presenti».
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Fonte: Il Vescovado
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