Tu sei qui: AttualitàLuminarie: Salerno e Torino a confronto
Inserito da (admin), sabato 19 dicembre 2020 19:56:28
Era il 2006 quando Salerno s'illuminò 'd'artista' per la prima volta, sulla scia dell'esposizione light art nata a Torino nel 1998. Da quel momento il Natale per la località campana è stato l'evento che ha fatto crescere l'economia della città, portando ogni anno sempre più visitatori ad affollare i vicoli del centro storico. Le varie edizioni hanno inoltre proposto installazioni di noti artisti trasformando la città in una grande galleria d'arte a cielo aperto. Salerno Luci d'artista è però anche uno spettacolo, il racconto di una favola luminosa che si ripete ogni anno nella Villa comunale, cuore pulsante della manifestazione, che per l'occasione si trasforma in un giardino incantato abitato da creature fiabesche e animali esotici che prendono vita a forza di watt. Nel 2020 le luminarie a Salerno non ci sono, una scelta voluta in tempi di Covid 19 per evitare assembramenti. A Torino, invece, si è scelto di continuare a portare avanti la tradizione e per la ventitreesima edizione Luci d'Artista illumina le vie del capoluogo piemontese con 26 opere dislocate tra centro storico e altre circoscrizioni. Quale scelta è più giusta? Difficile dirlo. Da un punto di vista urbanistico, Torino è una città con planimetria a scacchiera caratterizzata da strade ampie che permettono di ammirare le installazioni rispettando il distanziamento sociale. Il centro storico di Salerno, invece, è contraddistinto da vicoli stretti che durante l'evento natalizio obbligano a una circolazione a senso unico controllata da ausiliari del traffico. È impossibile, quindi, assicurare il rispetto delle norme anticovid. D'altro canto, però, Luci d'artista non è e non può essere puro intrattenimento per turisti o un insieme di luminarie kitsch da festa patronale, ma è prima di tutto un'esposizione artistica. In un momento così austero come quello attuale in cui i luoghi della cultura sono chiusi al pubblico, la galleria all'aria aperta è e potrebbe essere l'unico modo possibile per respirare il bello e dare alla cittadinanza la parvenza di un Natale normale, malgrado il Covid. Mai come adesso la gente ha necessità di arte e finché i musei resteranno chiusi l'esposizione en plein air resta una valida alternativa per nutrire di bellezza i nostri occhi e le nostre anime. Manuela Nastri
Fonte: Booble
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