Tu sei qui: AttualitàMaiori, Elvira D'Amato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana
Inserito da (redazionelda), lunedì 10 maggio 2021 11:22:48
MAIORI - Era già stata insignita del titolo di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, per l'impegno nel contrasto e la prevenzione della pedofilia nella Rete e del cyber bullismo. Dopo sei anni, Elvira D'Amato è stata nominata Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Da due anni in quiescenza, all'ex vice Questore aggiunto, già responsabile del CNCPO (Centro Nazionale per il Contrasto alla pedopornografia Online) del Servizio di Polizia postale e delle comunicazioni, un ulteriore e più prestigioso riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
«Una notizia inaspettata» ci confida la D'Amato, che dopo il ritorno in pianta stabile a Maiori, lo scorso settembre si candidò all acarica di sindaco. Oggi, da capogruppo consiliare di minoranza, è impegnata nella battaglia politica contro la realizzazione del mega depuratore consortile nella sua cittadina. Malgrado sia calata con tutta se stessa nella dimensione "local", non dimentica alla straordinaria esperienza maturata nella sua "vita precedente" nella capitale.
«Dal 2004 mi sono occupata del contrasto e della prevenzione della pedopornografia e pedofilia, del cyber bullismo e dei rischi per i minori nella Rete Internet e ho diretto sin dalla sua istituzione nel 2006 il CNCPO del Servizio Polizia Postale fino a quando sono andata in pensione il 1° aprile 2019».
«Quando nel novembre del 2015 ho ricevuto dalle mani del Presidente della Repubblica l'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana - prosegue -, ho avvertito di condividere quel titolo in rappresentanza di una grande squadra, i miei colleghi con i quali ho condiviso impegno, lotte e sfide e le tante categorie di persone, molte delle quali costanti punti di riferimento nella mia vita, che hanno affiancato e sostenuto il nostro lavoro con il loro, perché impegnati a livello istituzionale e nelle ONG nella tutela dei bambini e degli adolescenti.
Da allora ho da subito avvertito in cuor mio di aver ricevuto un dono enorme che avrei dovuto onorare in ogni futuro mio impegno e sicuramente tutto quello che ne è seguito nelle successive iniziative ha inteso contemplare questa promessa».
Un lavoro straordinario, di indagini complesse e collaborazioni internazionali.
«Le investigazioni contro la pedofilia sulle reti Darknet che hanno visto il CNCPO in prima linea a livello internazionale, le iniziative intraprese con l'Europol e l'Interpol per individuare le communities dedite all'abuso di bambini, l'accelerazione sullo sviluppo delle tecniche di individuazione delle vittime, il contrasto alle innumerevoli challenges a partire da blue whale, che in Rete allacciano giovani ragazzi e ragazze spingendoli verso atti di autolesionismo e suicidio, hanno teso a tenere fede a quell'altissimo riconoscimento Istituzionale» ci rivela la D'Amato che conclude così: «Il mio pensiero di onorata ed immensa gratitudine si è materializzato ancora una volta in quel cofanetto che custodisce le medaglie avute dalle mani del Presidente nel 2015 ed ancora una volta ho formulato nuove e sentite promesse».
Fonte: Il Vescovado
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