"11 anni dal maledetto giorno, incolmabile il vuoto intorno. Abbiamo un chiodo fisso nella mente, Vittorio sempre presente". È il testo del lungo striscione che da stamani campeggia sulle balaustre del lungomare di Maiori.

La dedica è a Vittorio Apicella, il giovane maiorese stroncato, nel giugno del 2010, dalla leucemia a soli 21 anni. In questi undici anni Maiori non ha mai dimenticato, tanto da intitolargli il campetto di calcetto di Via Capitolo.

Dopo la sua morte, che sconvolse l'intera comunità, i suoi amici, quelli di sempre (davvero in tanti) hanno costituito un'associazione a tenerne vivo il ricordo, attraverso l'organizzazione di "Un gol per la vita", appuntamento annuale di calcio e solidarietà i cui proventi vengono devoluti in favore dell'AIL (Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e meloma) della sezione di Salerno "Marco Tulimieri", contribuendo al rafforzamento del reparto di ematologia dell'Ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona" di Salerno.

Perchè nessuno muore finchè vive nel ricordo di chi resta. E il messaggio di oggi, che sullo sfondo ha l'incanto della Costiera Amalfitana al tramonto, arriva di sicuro sin lassù, in Paradiso.