Tu sei qui: AttualitàMare al 97% balneabile in Campania, in Costa d'Amalfi un unico tratto è di qualità “scarsa”
Inserito da (Redazione LdA), giovedì 13 gennaio 2022 15:24:17
Il monitoraggio delle acque di balneazione in Campania effettuato nel 2021 dall'Arpac ha confermato un risultato ormai consolidato negli ultimi anni, indicando che il 97% del litorale controllato dall'Agenzia ambientale regionale risulta balneabile. Ogni anno, da aprile a settembre, Arpac è impegnata in una serrata campagna di prelievi per monitorare la qualità delle acque ai fini della balneazione, effettuando 2.500 prelievi annui su circa 480 chilometri di costa. Il monitoraggio non include quella parte di costa campana (circa 60 chilometri) che in ogni caso, a prescindere dagli esiti dei prelievi, non può essere adibita alla balneazione perché ospita ad esempio porti, strutture militari, aree protette, foci di fiumi e canali non risanabili.
Dall'ultima campagna di monitoraggio delle acque di balneazione si riscontrano valori percentuali leggermente variati, rispetto alla classificazione 2021, per le diverse tipologie di classe di qualità. Si registra, infatti l'88% delle acque di balneazione dichiarate di qualità eccellenti rispetto al 90% registrato nella classificazione per la stagione balneare 2021, a fronte di un leggero aumento delle percentuali di acque buone (5%) e sufficienti (4%). Stabile la porzione di costa considerata di qualità "scarsa" e dunque non balneabile (3%).
A rivelarlo i tecnici Arpac Lucio De Maio (dirigente UO Mare) ed Emma Lionetti, che spiegano: «La diminuzione delle acque di qualità eccellente, con molta probabilità, è stata determinata da fenomeni piovosi, verificatisi nel corso dell'ultimo anno di monitoraggio, di elevata intensità, anche se di breve durata, che hanno messo in crisi la rete delle acque pluviali in cui tipicamente, nei sistemi misti, sono convogliate anche le acque fognarie. In tali casi si è verificato che i cosiddetti "tubi di troppo pieno", scaricando direttamente in mare le acque in eccesso presenti nelle tubature o nei collettori che vengono inondati dalle acque di pioggia di un forte temporale, hanno veicolato in mare anche le acque di fogna che scorrono nelle suddette reti pluviali con conseguente contaminazione delle acque di mare».
Come prevede la normativa, la classificazione, risultato dell'elaborazione statistica di quattro anni di campagne di monitoraggio, varrà a definire il quadro della balneabilità all'inizio della stagione balneare 2022 e potrà subire delle modifiche nel corso dell'anno in base ai risultati dei nuovi prelievi in programma.
Attualmente, in Costiera Amalfitana le acque risultano in gran parte di qualità "eccellente", a Praiano, Amalfi e Maiori ci sono alcuni tratti a classificazione "buona", mentre il tratto di costa bagnato da acque di qualità "scarsa" è quello nell'area di pertinenza del Comune di Ravello.
Fonte: Il Vescovado
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