Tu sei qui: AttualitàPasqua in Costiera Amalfitana per Filippo De Silva di Squadra Antimafia [FOTO]
Inserito da (redazionelda), sabato 31 marzo 2018 18:21:25
Ha scelto la Costiera Amalfitana l'attore Paolo Pierobon per le proprie vacanze di Pasqua. L'interprete di Filippo De Silva nella celebre serie televisiva "Squadra Antimafia - Palermo oggi" di Canale 5 è stato riconosciuto all'interno del bar Klingsor della piazza di Ravello. Dopo aver consumato, con la compagna, un caffè, è stato lo staff del bar gestito da Mauro Ruocco a chiedere all'attore veneto di poter posare in foto. Con modi affabili e confidenziali De Silva non si è certo rifiutato, passando dall'altro lato del banco del bar per una foto di gruppo e intrattenendosi poi per un piacevole scambio di battute, promettendo un presto ritorno.
Filippo De Silva nasce con il nome Leone Mazzeo in una famiglia mafiosa. Dopo lo sterminio della sua famiglia, il padre l'unico superstite per sfuggire ai clan rivali fugge dall'Italia e abbandona il figlio in orfanotrofio di suore a cui viene dato il nome Filippo. Col passare del tempo, il piccolo Filippo diventa qualcuno entrando nei "Servizi segreti" come semplice agente. Con il passare degli anni gli viene dato il grado di tenente colonnello. De Silva è agli ordini del colonnello Eugenio Greco, che poi ucciderà perché voleva costituirsi
Filippo è molto scaltro, energico e laborioso. È un esperto di guerriglia nonché di combattimento corpo a corpo. Nel suo addestramento militare tiene un addestramento completo. È inoltre un esperto di esplosivi, di usare coltelli, e qualsiasi tipo di arma da fuoco. Filippo, quando lavorava nei "Servizi segreti italiani", fu inviato in Afghanistan per combattere in guerra. Sul posto alcuni islamici lo catturarono e da quel giorno fu relegato in una prigione, costretto a guardare da dentro le sbarre i suoi rapitori. In seguito riuscì tuttavia a ribellarsi e a fuggire insieme a un commilitone, anch'esso prigioniero, ma successivamente viene rimandato a combattere insieme all'amico che poi venne ucciso. De Silva faceva parte, insieme ad altri militari, di un'Unità scelta, e dell'unità morirono tutti i componenti in azione o durante prigionia. Nella missione scoprì di avere un tumore al cervello, contratto durante la guerra. De Silva tornato a casa, spera di dimenticare tutto l'orrore vissuto in Afghanistan, ma la sua mente continua a tornare ossessivamente al conflitto afgano facendolo entrare in depressione. Questo, unito all'esperienza in Afghanistan, lo spinge a distaccarsi dalla società piuttosto che vivere una vita difficile in un mondo civilizzato. De Silva non è mai uscito dallo stato mentale della guerra: al contrario dei militari che cercano di superare gli orrori vissuti, di quelli che sono riusciti a rifarsi una vita e di quelli che perdono la testa e cedono a sfruttare la propria violenza, proprio come lui.
Prima di partire per l'Afghanistan, De Silva ebbe inoltre una relazione con la giudice Ada Ferretti: da questa unione nacque poi Sara, ma lui partì prima che la compagna partorisse. Soprannominato lo Stregone per la sua bravura e freddezza, cercando sempre di fare del suo meglio per manipolare le persone e sfruttarle per i propri scopi.
Fonte: Il Vescovado
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