di Giovanni Bovino

Una squadra di calcio è per certi versi simile ad un'armoniosa orchestra. Undici persone che devono muoversi all'unisono, con i tempi giusti, sapendo cosa farà il compagno, immaginando dove sarà il pallone tra un attimo. Il compito è tutt'altro che semplice, anche per quelle squadre più blasonate. Per funzionare c'è bisogno di un maestro d'orchestra, di un regista che sia in grado di impostare il gioco e guidare le manovre della squadra. In questo Andrea Pirlo è stato un "Maestro".

Il "metronomo bresciano", dopo l'esperienza americana conseguita con l'annunciato d'addio al calcio giocato (disputerà la sua ultima partita il prossimo 21 maggio a San Siro), reduce dal sole e dal mare di Ibiza, ha deciso di ritagliarsi qualche momento di relax in Costiera Amalfitana. Complice, l'ebento di presentazione dei vini della sua azienda agricola, la Pratum Coller*, all'hotel Cetus di Cetara. Dopo la domenica soleggiata trascorsa a Positano con tanto di annuncio social su Instagram, quest'oggi il campione del mondo 2006 si è spostato, con la compagna Valentina Baldini e una coppia di amici ad Amalfi dove, nonostante l'abbigliamento casual con cappotto blu, occultato con cappello e grossi occhiali da sole (nonostante la pioggia) non è passato inosservato.

Diversi i tifosi, specialmente bianconeri, che lo hanno riconosciuto chiedendo di posare in foto (rigorosamente in selfie) da postare immediatamente, con orgoglio, sui maggiori social network. Nel pomeriggio tour a Ravello, raggiunta con auto propria, con tutta probabilità presa a noleggio. Anche al bivio di Castiglione, intasato da autobus e vetture per i noti problemi legati alla chiusura della strada, Pirlo è stato "paparazzato" da Orlando Buonocore. Nella Città della Musica tappa all'enoteca Mansi di Via Roma dove il titolare, Tonino, tifosissimo bianconero, gli ha riservato una calorosissima accoglienza. Dopo il pranzo al ristorante Cumpà Cosimo (l'unico aperto in paese col Parsifal), coccolato dalla padrona di casa Netta Bottone, è stato intercettato da Silvia Di Palma a Gradillo. Per la foto con lei, tifosa rossonera, ha pensato di togliere gli occhiali. Lo stesso ha fatto con Giovanni Civale.

Segnalatosi sin da giovane come uno dei maggiori talenti espressi dal calcio italiano, Pirlo ha vestito le maglie di Brescia, Inter e Reggina prima di consacrarsi con quella del Milan, squadra in cui ha militato per dieci anni conquistando due scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana, due Champions League, due Supercoppe UEFA e una Coppa del mondo per club. Chiusa l'esperienza rossonera, nel 2011 passa alla Juventus dove arricchisce il suo palmarès con quattro scudetti consecutivi, due Supercoppe italiane e una Coppa Italia.

In Nazionale vanta 116 presenze e la vittoria del Mondiale 2006. realizzò il gol all'esordio contro il Ghana, nella prima partita della fase a gironi, e uno dei cinque rigori contro la Francia nella finale di Berlino. La vera giocata immortale di quel Mondiale, però, fu l'assist per il gol di Fabio Grosso nella bolgia del Westfalenstadion: visione di gioco, intelligenza e classe al servizio di un'esecuzione perfetta che spianò la strada verso la conquista della quarta Coppa del Mondo dell'Italia.

*Nel 2007 Andrea Pirlo ha rilevato una piccola tenuta vicino alla casa del padre fondando, insieme ai suoi familiari, la Società Agricola Pratum Coller. La sua famiglia ha immediatamente ripristinato il naturale equilibrio del territorio di un angolo di paradiso (Castel Mella), circondato da vigneti, in provincia di Brescia. La missione principale è valorizzare il dialogo con la natura, attraverso un percorso interiore, fino alla simbiosi in un equilibrio sostenibile. Il lungo percorso, sostenuto dalla passione e dall'entusiasmo di Andrea, ha ridato vita ad un luogo carico di storia contadina: da una semplice cascina, dalla sua campagna, dalle sue colline e dai ricordi di un tempo che non c'è più, nascono una serie di vini unici presentati ieri in Costa d'Amalfi.