7 agenti si sono auto - identificati come personale in servizio durante gli scontri avvenuti a Pisa lo scorso 23 febbraio durante il corteo pro Palestina organizzato dagli studenti toscani.

Ora la procura che sta indagando sulle cariche è in possesso di alcuni nomi degli agenti che, appunto, si sono auto - identificati: già da lunedì potrebbe essere assegnata la delega alla squadra mobile per iniziare a interrogare i primi testimoni e altre persone informate sui fatti.

Per gli altri agenti in servizio gli inquirenti devono risalire tramite le relazioni di servizio e le immagini.

Visionando i video degli scontri di Pisa, emergono una ventina tra agenti in divisa e in abiti civili che hanno contatti coi manifestanti, non solo per l'uso degli sfollagente ma anche nella fase del fermo per l'identificazione di alcuni studenti.

Altri testimoni che potrebbero essere chiamati a testimoniare anche diversi docenti degli studenti che hanno subito le cariche e che andarono a denunciare quanto accaduto loro ai propri insegnanti oltre che ai diversi testimoni che erano sul posto e che avrebbero visto dal vivo l'evolversi della situazione.

Un caso quello della violenza della polizia nei confronti dei giovani manifestanti che aveva visto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, stigmatizzare l'uso della violenza (del manganello) per reprimere il dissenso dei giovani manifestanti e, il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, rispondere in aula alla Camera e al Senato sugli scontri a Pisa e Firenze.

Il fascicolo d'indagine sul comportamento della polizia è infatti aperto ancora senza indagati.

L'inchiesta in parallelo è in corso a Firenze dove la procura ha ricevuto gli atti da polizia e carabinieri.

FONTE FOTO: pagina FB Elly Schlein e Quirinale