Tu sei qui: AttualitàRoma 20 Aprile 2013, un caffè nella Capitale, un'opportunità mancata
Inserito da (admin), venerdì 18 settembre 2015 09:47:55
Accadeva poco più due anni orsono. Beppe Grillo aveva chiamato a se gli attivisti che in pochissimo tempo si stavano radunando a Roma. Cosa accadde quella sera? Cosa ha fatto cambiare idea al leader del Movimento 5 Stelle? Vi riproponiamo di seguito la crono storia di un attivista della Costa d'Amalfi, vissuta e scritta in prima persona. Quella che qualcuno ridefinì un'anomala serata sarebbe potuta essere una manifestazione storica contro un Governo che ancora oggi è in carica e che "non" ha mai rappresentato la volontà dei cittadini e degli elettori: Mentre mi accingo a concludere una lunga e dura settimana lavorativa, intorno alle 17.00 di ieri, sabato 20 aprile, apro la mia pagina facebook per conoscere le ultime notizie in merito all’elezioni del Capo dello Stato. Il primo post che appare è quello del blog di Beppe Grillo - tra l’altro ieri raggiungibile a singhiozzo- che invita tutti gli attivisti a recarsi a Roma per non lasciarlo solo! Lo ammetto: pur avendo sempre appoggiato il Movimento 5 Stelle in ogni situazione e condividendone tutti i punti del programma, sono sempre stato restio ai grandi assembramenti di persone. Ieri, però, il post di Grillo ha attivato in me la curiosità di raggiungere la Capitale, anche solo per capire lo stato d’animo dei parlamentari che ci rappresentano (ovviamente parlo di quelli a 5 Stelle; gli altri credo che, con il senno di poi, non rappresentino più nessuno). Immediatamente cerco di coinvolgere, attraverso il social network, amici ed attivisti per evitare di fare un viaggio in solitaria e, ironia della cosa, complice il sabato sera, gli anticipi di serie A, il pochissimo tempo a disposizione, l’unico che con piacere si è unito alla mia trasferta romana è stato Davide Marciano, non proprio un attivista a 5 Stelle, vista la nota militanza nelle file del locale PD, ma di certo uno dei tantissimi delusi dall’operato dei propri dirigenti. Saranno passati più di 20 anni da quando, annoiati dalla vita invernale in Costiera Amalfitana, il buntempone di turno tirava fuori la classica brillante idea: "Andiamo a prendere un caffè a Roma?". E si partiva senza pensarci due volte, al solo scopo di arrivare a Roma, prendere un caffè (e, a volte anche una contravvenzione), fare due passi nella Capitale e tornare poi in tarda nottata, accompagnati dalle musiche di uno stereo a cassette. Quello di ieri è stato il classico caffè a Roma! Durante il viaggio apprendiamo dalla radio che Giorgio Napolitano è stato riconfermato a larghissima maggioranza Presidente della Repubblica; nel frattempo, le interviste a caldo a Bersani ed Alfano, che si dichiarano entrambi "molto soddisfatti", ci gettano nel totale sconforto! Arriviamo a Roma e, con non poca difficoltà, riusciamo a trovare un parcheggio non lontano dal Quirinale dove, a parte un imponente servizio d’ordine, non c’è nessun manifestante. Chiamiamo qualche amico che ci invita a raggiungerlo in Piazza Montecitorio. Poche le persone rimaste rispetto a quelle che nel pomeriggio avevano manifestato la loro indignazione, ma abbastanza da inneggiare ancora cori contro una classe politica che ormai non rappresenta più i cittadini, che non rispetta più i programmi per i quali è stata eletta, che pensa solo a se stessa ed a come mantenere il proprio status il più a lungo possibile. Vicino alle transenne molti agenti di polizia e carabinieri, sebbene in assetto anti-sommossa, dialogavano tranquillamente con noi. Tra i manifestanti vi sono anche diversi genitori con figli al seguito e moltissimi elettori del PD che brandiscono un cartello con su scritto "ridateci i due euro" (con chiaro riferimento al contributo versato per l’espletamento delle primarie)! Al grido di "ladri, giù le mani dal palazzo" e "tutti a casa" abbiamo espresso il nostro disappunto verso una classe dirigente sorda alle richieste dei cittadini e dei propri elettori. Nel mentre che il numero di manifestanti tendeva nuovamente ad aumentare, gli agenti di polizia ci avvertono dell’imminente arrivo di alcuni esponenti di Casa Pound, invitandoci a sciogliere la manifestazione per evitare facili strumentalizzazioni. Seguiamo il loro consiglio e, così, la folla si divide in piccoli assembramenti che continua, però a discutere con alcuni parlamentari che si prestano alle nostre domande. Dopo una piccola pausa, alle 22.30 torniamo in Piazza Colonna dove incontriamo l’ing. Angelo Tofalo, deputato salernitano del M5S, che, sebbene stanco e provato, è visibilmente felice di vederci e minuziosamente ci spiega quello che è successo a Palazzo Montecitorio durante tutto l’arco della giornata. Di certo pensare che di poter cambiare in soli due mesi il modus operandi di coloro che fino ad oggi ci hanno governato non è né proponibile né ipotizzabile. Ma i cittadini italiani non sono stupidi e l’imminente voto in Friuli Venezia Giulia per le amministrative regionali sarà sicuramente un banco di prova importante in cui, io auspico, un sensibile calo di consensi per i vecchi partiti. Ritorniamo a Maiori verso le 4 di stamattina, un po’ delusi per la mancanza di Grillo e di una manifestazione in grande stile, ma con una speranza di poter cambiare nel futuro prossimo il malcostume e l’incapacità generale che contraddistingue ormai gli amministratori pubblici a tutti i livelli. Per quel che riguarda l’attività del Movimento 5 stelle in Costiera Amalfitana, a breve organizzeremo una riunione generale aiutando anche tutti i simpatizzanti ad iscriversi alla piattaforma nazionale che richiede un po’ di pratica e l’utilizzo di uno scanner per l’invio del documento di identità (cosa che potrebbe essere un limite tecnologico che noi aiuteremo a superare).
Fonte: Booble
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