Tu sei qui: AttualitàScala e la sua Festa della Castagna
Inserito da (ranews), martedì 23 ottobre 2018 18:21:09
di Carolina Milite
"Scala è una famiglia unita, laboriosa ed ospitale e la Festa della Castagna ne è la conferma. Sono orgoglioso di essere il Sindaco di una comunità che sa fare dell' unione la propria carta vincente. Grazie ad ognuno di voi, grazie alla mia squadra e grazie ai numerosi visitatori che ci hanno premiato con la loro presenza".
Con queste parole piene di gratitudine e soddisfazione il sindaco di Scala, Luigi Mansi, ha espresso la sua gratitudine ai concittadini del piccolo borgo della Costiera Amalfitana al termine dei due weekend che hanno ospitato la 43esima edizione della Festa della Castagna.
La manifestazione è uno dei più radicati ed attesi eventi popolari della Divina, che riconosce nella castagna il prodotto principe del centro più antico della Costa d'Amalfi.
Per secoli, soprattutto nelle zone di montagna, la castagna è stato il cibo principale durante il periodo invernale, tanto che veniva chiamata "il pane dei poveri". E' un prodotto tipico dell'entroterra della Costa e presente soprattutto a Scala, Ravello e Tramonti. La zuppa di castagne ha alimentato per secoli generazioni di abitanti dell'intera Costiera, e ha origini romane, così come le piante che furono qui impiantate. È lo stesso Plinio a raccontare del frutto: "le castagne sono più buone da mangiare se tostate".
Da diversi anni la comunità di Scala fa parte dell'Associazione Nazionale Città del Castagno che si prefigge lo scopo di favorire la valorizzazione turistica e la promozione delle aree caratterizzate dalla presenza del frutto del castagno.
Da oltre otto lustri questo meraviglioso borgo medievale organizza ogni anno una festa dedicata alla castagna che fa da principe nei vari stand allestiti nella centralissima piazza San Lorenzo sovrastata dal Duomo in stile romanico-gotico. Caldarroste, castagne del prete, dolci di castagne, castagnaccio, marmellate di castagna e altri piatti tipici della cucina locale, sapientemente preparati dalle massaie scalesi e dai tanti volontari, hanno allietato le migliaia di degustatori giunti da ogni dove durante le serate, accompagnate da musiche e balli popolari. Si è respirata un'aria di festosa ospitalità come il popolo scalese da sempre sa fare. Il grande pregio di questa comunità, come ha sottolineato anche il Sindaco nel ringraziare i volontari e tutte le Associazioni di Scala per la preziosa collaborazione in occasione della sagra, è proprio quello di essere coesi e accoglienti con i turisti, privi di quel fazionismo che molto spesso contagia e intossica i piccoli borghi penalizzandoli nelle loro potenzialità.
Terminata con grande successo anche questa edizione, spenti i riflettori sulla Festa della Castagna, non resta che rinnovare l'invito all'appuntamento per il prossimo anno per festeggiare il frutto caratteristico della stagione autunnale a Scala.
Foto: Giassi
Fonte: Il Vescovado
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