Tu sei qui: AttualitàSicurezza sulle strade della Costiera Amalfitana: serve sensibilizzazione ma anche azione
Inserito da (redazionelda), venerdì 19 novembre 2021 18:29:17
di Giuseppe Mormile*
Troppo semplice a seguito di un evento tragico o di un fenomeno calamitoso erigersi a risolutori, giudici, avvocati, tecnici... . Pertanto questa mia nota, apolitica e apartitica, vuole essere soltanto una riflessione e se possibile da spunto per provare a mettersi insieme e tentare di fare qualcosa di propositivo per la nostra terra e soprattutto per i nostri giovani.
La sicurezza stradale è uno dei temi di maggiore attenzione per il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
L'obiettivo è quello di far nascere, crescere e consolidare nel tempo una cultura della "sicurezza stradale": non un semplice insieme di norme da impartire, ma il risultato di una maturazione etica di un comportamento che pone al centro il rispetto per la vita e per la persona umana. Questo è quanto riportato nella Home page del sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al punto Sicurezza stradale.
Alla base di tutto ciò risultano indispensabili però due fondamentali attività: prevenzione e manutenzione.
La prevenzione è l'insieme di azioni finalizzate a impedire o ridurre il rischio, ossia la probabilità che si verifichino eventi non desiderati.
Fare qualcosa prima. Ma se non lo facciamo neppure dopo (!!!), "tanto non è mai successo niente!!!". Fare prevenzione per molti è quasi un surplus, è un'ulteriore tassazione.
La manutenzione intesa come adeguamento e se possibile miglioramento costante dei sistemi, alle esigenze espresse dai loro utilizzatori, ricorrendo dove necessario alla loro riprogettazione o alla loro sostituzione, quando i nuovi sistemi si rendono economicamente più vantaggiosi.
Manutenzione quindi non è "pronto intervento" (cioè intervenire quando qualcosa si è guastato o funziona male), ma secondo la norma UNI EN 13306, è la combinazione di tutte le azioni tecniche, amministrative e gestionali, previste durante il ciclo di vita di un'entità, destinate a mantenerla o riportarla in uno stato in cui possa eseguire la funzione richiesta garantendo la giusta sicurezza.
Nel nostro caso ben poco si vede e peggio ancora si intravede in merito alle attività di prevenzione e di manutenzione. Le nostre strade sono piste per i vari pseudo centauri del sabato pomeriggio, aree di sosta selvaggia, terra di nessuno nella quale può essere violata ogni regola da parte dei vari colonizzatori, aree in cui avviene un aumento esponenziale delle sostanze inquinati immesse in ambiente, ciò garantito anche grazie ai vari servizi offerti dalle nuove e numerose attività di autotrasporto (NCC, tramvia, City Sightseeing; ecc.).
Per quanto riguarda la Statale 163, questa si configura come la sola arteria di collegamento con l'intera Costiera amalfitana, attrattiva turistica di grandissima rilevanza per la regione Campania e di sicuro anche per l'intero territorio nazionale, il cosiddetto turismo 5 stelle! È una delle strade più belle e famose del mondo!
La Strada Statale 163 Amalfitana (SS 163) è una opera interamente progettata da ingegneri borbonici e la sua realizzazione venne iniziata nel 1832 e terminata il 26 aprile 1850 (Alfredo Comandini, L'italia nei cento anni del secolo XIX, Tomo III 1850-1860, Antonio Vallardi Editore, Milano, 1907-1918).
Facendo qualche piccolo confronto, i mezzi di trasporto che circolavano nell'anno 1850 avevano una lunghezza, una larghezza e soprattutto dei carichi diversi, con sollecitazioni differenti rispetto a quelli che circolano oggi nel 2021. E la prevenzione? e la manutenzione, il controllo?
Forse, stimolati anche dai fatti verificatosi negli ultimi giorni, forse con l'evidente logorio e consumo della nostra terra, occorre che ognuno di noi diventi protagonista del futuro "attuale" di questa terra (patrimonio UNESCO), senza attendere ancora il politico di turno che si è limitato ad inserire nelle varie promesse delle sue campagne elettorali anche la "sostenibilità".
Si potrebbe predisporre un progetto "tipo", supportato per esempio da una fondazione, partendo dagli istituti scolatici di tutto il territorio affinché avvenga una "svolta culturale" verso la conoscenza, lo studio e l'adozione delle attività di prevenzione e manutenzione. E' necessario ed opportuno che venga sviluppato un piano di controllo del territorio disciplinando il traffico veicolare agendo alla fonte; mettendo in atto tutte quelle soluzioni/idee, e proposte fatte dai tanti amanti di questa terra e mai attuate; implementando le attività di controllo, in particolare nei territori comunali di Amalfi, Ravello, Positano, Praiano, Minori, Atrani e Cetara. Sensibilizzando ogni singolo abitante, partendo però dai giovani cioè da coloro a cui abbiamo il dovere di consegnare questa terra meglio di come l'hanno lasciata a noi i nostri genitori.
Una terra più curata, una terra meno maltrattata, più rispettata, più controllata e soprattutto più sicura.
Spero che questa mia nota, dedicata a tanti, sia da stimolo per l'inizio di un radicale e concreto cambiamento.
A qualcuno ricordo che "Non impedire un evento, che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo (rif- Codice Penale)".
*ingegnere esperto in sicurezza, cittadino della Costiera Amalfitana
Fonte: Il Vescovado
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