Potrebbero non avere alcuna validità le contravvenzioni elevate dal sistema di controllo elettronico della velocità Vergilius sulle autostrade italiane. A sostenerlo un avvocato napoletano che, nel difendere il proprio cliente multato a causa dell'apparecchiatura per il controllo della velocità, si è accorto che la società utilizzatrice, la "Autostrade Tech", non è la reale titolare dell'autorizzazione ministeriale. A rivelarlo il portale laleggepertutti.it. Proprio recentemente i tutor sono stati dichiarati fuori legge, perché illegittimo il trasferimento, avvenuto nel 2010 in seguito a una riorganizzazione societaria, dell'omologazione da "Autostrade per l'Italia", l'unica a detenere l'autorizzazione rilasciata dal ministero dei Trasporti, alla Autostrade Tech. Gli italiani che si sono visti recapitare le multe, superando anche di pochissimo i limiti di velocità consentiti, potranno presentare ricorso, entro 30 giorni dalla data di notifica della contravvenzione.